Sias – Scambio di partecipazioni con Intesa per concentrare investimenti in TEM

Sias e la controllata Satap hanno sottoscritto con Intesa Sanpaolo un accordo finalizzato a separare i rispettivi investimenti in Tangenziali Esterne di Milano (TEM), Tangenziale Esterna (TE), Autostrade Lombarde (AL) e Società di Progetto Autostrada Diretta Brescia Milano.

In forza di tale accordo il gruppo Sias acquisterà da Intesa le partecipazioni da essa detenute in TEM e TE e contestualmente cederà ad Intesa le quote possedute in AL/Brebemi, concentrando così i propri investimenti in TEM.

Nel dettaglio Sias salirà dal 39,99% al 62,22% di TEM e al 61,88% di TE, mentre Intesa Sanpaolo salirà dal 42,45% al 55,79% di AL. La partecipazione di quest’ultima del 78,98% di Brebemi si sommerà allo 0,05% detenuto direttamente dalla banca.

L’operazione prevede complessivamente un esborso di 73,6 milioni per Sias e di 80,7 milioni per Intesa Sanpaolo, pari a un valore netto di 7,1 milioni a favore di Sias. Quest’ultima ha però concesso ad AL un diritto di opzione per la cessione delle interessenze (partecipazioni, crediti e impegni) detenute dalla stessa AL in TE/TEM, per complessivi 37,6 milioni.

Pertanto, il perfezionamento delle suddette operazioni verrà a determinare per Sias un esborso netto di 20,6 milioni e l’assunzione di impegni e garanzie per circa 9,9 milioni, portando il totale a 30,5 milioni.

L’accordo prevede inoltre che, contestualmente alla cessione delle suddette partecipazioni, vengano costituiti dalle parti diritti di usufrutto reciproci sulle partecipazioni in TEM, TE, AL, oggetto di cessione, con durata fino al 31 dicembre 2018.

Il perfezionamento dell’operazione è sospensivamente condizionato all’ottenimento entro fine 2017 del nulla osta da parte del concedente, delle banche finanziatrici e dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato.

Sias, tenuto conto che verrà a detenere a fine 2018 il controllo di TEM e di TE, intende avviare interlocuzioni con potenziali parti interessate affinché, tramite cessioni o accordi di governance, si possa garantire una situazione di co-controllo dell’investimento in TEM/TE simile a quella attualmente condivisa con Intesa.