Ferragamo – Utile netto in calo (-13%) nel 1° semestre 2017

Il gruppo fiorentino ha chiuso il primo semestre 2017 con ricavi consolidati stabili a cambi costanti a circa 718 milioni, un Ebitda in calo a 136 milioni (-18%), per i maggiori costi derivanti dalle azioni intraprese, ed un utile netto di 76 milioni (-13%). La posizione finanziaria passa da un indebitamento netto di 8 milioni di fine 2016 ai 25 milioni di cassa, dopo investimenti per 29 milioni.

Il gruppo attivo nel settore del lusso archivia il primo semestre 2017 con ricavi in sostanziale stabilità a cambi costanti a 718 milioni (+1,1% a cambi correnti).

I canale distributivo Retail registra ricavi consolidati per circa 450 milioni (+4% a cambi costanti e +4,7% a cambi correnti). Diversamente il canale wholesale segna una flessione del 6,1% a 256 milioni (-4,7% a cambi correnti), penalizzato dal destocking in attesa delle nuove collezioni e della tensione in Corea del Sud.

A fine giugno 2017 la rete distributiva del gruppo era composta da 679 negozi, dei quali 401 punti vendita diretti (Dos) e 278 punti vendita monomarca operati da terzi (Tpos) nel canale Wholesale e Travel Retail.

In calo le vendite in quasi tutti i mercati di sbocco ad eccezione dell’area Asia Pacifico e Centro e Sud America. La prima, si conferma principale mercato di riferimento, con vendite salite a 271 milioni (+4% a cambi costanti e +6,1% a cambi correnti), nonostante l’andamento debole in Corea del Sud dovuto alla forte diminuzione del turismo cinese, e il trend ancora in discesa delle vendite in particolare a Hong Kong. Al contrario i negozi diretti in Cina hanno registrato un significativo incremento (+15,5% a cambi costanti e +12,2% a cambi correnti). Il Centro e Sud America regista ricavi in aumento del 9,9% a 37 milioni (+7,2% a tassi di cambio correnti).

L’Ebitda diminuisce del 18% a 136 milioni, risentendo di maggiori costi operativi, saliti a  363 milioni (+5,4% e +6,9% a cambi correnti) principalmente per il rafforzamento del network e dell’organizzazione, nonché di poste non ricorrenti di razionalizzazione.

L’Ebit cifra in 104,8 milioni (-22,6%),  dopo ammortamenti per 31,5 milioni (+2,9%). La gestione finanziaria consuntiva con oneri netti in calo a 6,8 milioni (-12%).

L’utile netto di competenza frena in parte la discesa a 78,4 milioni (-13%)  beneficiando di un tax rate, passato dal 29,4% al 22,2%, grazie al raggiunto accordo sul Patent Box.

A fine giugno 2017 il gruppo presenta liquidità finanziarie nette per 25 milioni, rispetto a 8 milioni  di indebitamento netto di fine 2016, grazie ai flussi di cassa generati dalla gestione corrente per circa 130 milioni. Nel periodo gli investimenti hanno assorbito 29 milioni (26 milioni a fine giugno 2016), principalmente per il polo logistico e il network di negozi.