Generali – L’utile netto sale del 3,7% nel primo semestre 2017

Il Leone di Trieste nei primi sei mesi dell’anno evidenzia ottime performance in termini sia di redditività sia di solidità patrimoniale. I risultati confermano l’efficace gestione del business, in linea con il piano strategico 2015/18, aggiornato lo scorso novembre dal nuovo Ad Philippe Donnet. Le performance sono state favorite anche da un contesto macroeconomico in ripresa, seppure con tassi d’interesse ancora bassi. Nel periodo, i premi lordi del Gruppo sono rimasti sostanzialmente stabili a 36,6 miliardi (-0,8%), mentre il risultato operativo è salito a 2,6 miliardi (+4,5%) e l’utile netto a 1,2 milioni (+3,7%).

L’esercizio 2017 rappresenta la prima fase della svolta impressa al Gruppo. I vertici della compagnia intendono portare a compimento entro l’anno il rafforzamento industriale dell’intero Gruppo, per poi concentrarsi, a partire dal 2018, nella predisposizione di un sostenibile piano di crescita e sviluppo, con l’asset management destinato a ricoprire un ruolo di primo piano.

In questo contesto Generali ha registrato una raccolta premi lorda consolidata sostanzialmente stabile a 36,6 miliardi (-0,8% rispetto allo stesso periodo del 2016), frenata dalla riduzione della raccolta vita, parzialmente compensata dalla crescita del settore danni. Al netto della riassicurazione, i premi cifrano in 32,9 miliardi (-1,8%).

Il ramo danni ha raccolto premi per 11,3 miliardi, registrando un incremento dell’1,5% rispetto all’anno precedente. La crescita è stata trainata soprattutto dal ramo auto, con una raccolta premi in progresso del 3,7 per cento. Positivo anche il contributo del ramo non auto (+0,8%).

Diversamente, il ramo vita ha riportato una raccolta premi scesa a 25,3 miliardi (-1,8% rispetto ai primi sei del 2016), in relazione a precise scelte aziendali. Lo spostamento, infatti, della raccolta verso prodotti con un migliore rapporto rischio/rendimento, come ad esempio le unit linked (+30%), ha determinato il sensibile calo dei prodotti di risparmio (-15,5%).  

La concentrazione verso i prodotti a maggiore marginalità hanno consentito al risultato operativo consolidato di raggiungere 2,6 miliardi (+4,5% rispetto al periodo gennaio-giugno 2016). Di questi, 1,6 miliardi derivano dal ramo vita e 1,1 miliardi dal segmento danni. II Combined ratio è pari al 92,9 per cento.

Positivo anche il contributo degli investimenti finanziari, con proventi saliti dai 5,2 milioni del periodo gennaio-giugno 2016 ai 9,4 milioni del primo semestre 2017, grazie anche al positivo andamento manifestato dalla controllata Banca Generali.

Il semestre si chiude con un utile netto di 1,2 milioni, in crescita del 3,7% rispetto al periodo di confronto.

Sul fronte della solidità patrimoniale, il Solvency ratio è pari al 188% (178% a fine 2016), mentre l’Economic Solvency ratio si attesta al 207% (194% al 31 dicembre 2016).

Il patrimonio netto consolidato ammonta a 23,7 miliardi rispetto ai 24,5 miliardi al 31 dicembre 2016. Il Roe è stato pari al 13,6 per cento.

Si segnala, infine, che Philippe Donnet, in merito alle ultime indiscrezioni di stampa sulla possibile cessione di Mediobanca di una quota del pacchetto di oltre il 13% in Generali, e quella di Unicredit dell’8,6% dell’istituto di piazzetta Cuccia, per renderle autonome l’una dall’altra entro due anni, ha sottolineato: “Non faccio commenti su articoli di stampa. Mi risulta che Unicredit, Mediobanca e Generali siano già tre aziende separate, quindi non vedo nessuna novità”.