Moda – Ancora vendite su Ferragamo (-3%), acquisti su Geox (+1,4%)

Ieri le borse europee hanno terminato la seduta in territorio negativo. In calo il Dax di Francoforte (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), mentre il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni con un -0,2% a 21.573 punti.

Segno negativo per il Ftse Italia Moda Prodotti per la Casa e per la Persona, che ha ceduto lo 0,8%, sottoperformando il corrispondente Euro Stoxx in calo rialzo dello 0,3 per cento.

Tra le Big Cap ancora vendite su Salvatore Ferragamo, che ha lasciato sul terreno il 3%, in scia scontando i risultati del primo semestre 2017 che hanno evidenziato ricavi consolidati stabili a cambi costanti a circa 718 milioni, un Ebitda in calo a 136 milioni (-18%), per i maggiori costi derivanti dalle azioni intraprese, e un utile netto di 76 milioni (-13%).

Tra le Mid Cap in luce Geox, che ha riportato un progresso dell’1,3%.

Tra le Small Cap  in recupero  Basicnet, che dopo la precedente seduta negativa (-5,1%) ha segnato un rialzo del 2 per cento. La società, attraverso la controllata Tos, ha acquistato il marchio Sebago dal gruppo americano Wolverine World Wide (quotato a New York), per complessivi $14,25 milioni (circa 12 milioni di euro). I due gruppi hanno altresì sottoscritto un accordo di collaborazione, valido fino alla fine 2017, per una fase di transizione coordinata a beneficio della clientela internazionale del marchio stesso. Il brand americano Sebago, presente sul mercato dal 1946 e distribuito in 90 Paesi nel mondo, è famoso per i mocassini e le scarpe da barca Docksides. Si segnala inoltre che la società ha archiviato la prima metà del 2017 con ricavi consolidati della licenziataria italiana diminuiti a 60 milioni (-4,7%), mentre sono aumentate  le royalties attive sulle vendite internazionali del network di licenziatari a 24,4 milioni (+5,3%). I maggiori costi a sostegno della diffusione dei marchi contengono l’Ebitda a 8,5 milioni (-15,7%) e l’Ebit a 5,4 milioni (-24%). L’utile netto segna un calo del 32% fermandosi a 3,5 milioni.