Attesa un’apertura in ribasso per le borse europee, in un clima di escalation di tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord. Ieri a Wall Street i listini americani hanno chiuso in territorio negativo, con il Dow Jones che ha interrotto la striscia di nove sedute consecutive terminate con un nuovo record.
L’inversione di rotta finale degli indici americani ha appesantito anche i mercati asiatici in mattinata, con Tokyo in ribasso dell’1,3% penalizzata dalla repentina risalita dello yen a 109,9 dollari.
La moneta nipponica è stata infatti premiata quale bene rifugio con il sorgere dei venti di guerra tra Usa e Corea del Nord dopo le dichiarazioni di Trump, che ha promesso “fuoco e furia” nel caso in cui Pyongyang continui a minacciare gli Stati Uniti.
Sul fronte macro, l’inflazione cinese a luglio ha segnato un +1,4% su base annuale, leggermente inferiore al consensus che prevedeva una lettura stabile al +1,5 per cento. In linea alle attese e alla rilevazione precedente, invece, l’indice dei prezzi alla produzione che lo scorso mese ha segnato un +5,5 per cento.
In uscita in giornata, inoltre, i dati sulla produzione industriale italiana di giugno e il rapporto settimanale dell’Eia sulle scorte di petrolio Usa.
A Piazza Affari, da seguire FERRARI, dopo che ieri ha toccato per l’ennesima volta un nuovo record storico. Attenzione anche ai titoli del cemento tra cui BUZZI e CEMENTIR, sanzionati dall’Antitrust con l’accusa di aver operato coordinando i prezzi nel periodo 2011-2016.
Da monitorare inoltre TELECOM ITALIA, sempre alle prese con la questione Vivendi. Infine, si riuniscono oggi i consigli di amministrazione per l’approvazione dei dati contabili di: AMBIENTHESIS, BANCA POPOLARE DI SONDRIO, ENAV ed ERG.