Analisi Tecnica – Exor, ripresa della pressione ribassista

Dopo aver raggiunto nella seduta del 16 maggio il nuovo massimo storico a 54,6 euro, le quotazioni dei titoli dell’holding della famiglia Agnelli hanno avviato un movimento sostanzialmente discendente che, tuttavia, rimane ancora ben al di sopra della linea di tendenza che ha sostenuto l’impressione rialzo avviato sul minimo del 9 febbraio del 2016 a quota 23,13 euro.

All’interno di questo contrastato quadro grafico di medio e di lungo periodo, il deciso ribasso di oggi (in clima di generalizzato aumento dell’avversione al rischio) ha spinto Exor a ridosso della media mobile a 50 sedute, attualmente passante per 50,1 euro. L’eventuale cedimento di questo livello dinamico, confermato in chiusura di seduta, rappresenterebbe un segnale di debolezza che potrebbe far scivolare le quotazioni del titolo con sede legale ad Amsterdam verso il successivo supporto a 48,86 euro. La rottura al ribasso di questo livello aprirebbe la strada verso un primo target a 47,96 euro, al di sotto del quale il successivo obiettivo è a 47,37 euro.

Nel caso in cui le quotazioni di Exor riescano a respingere l’attuale pressione dei venditori è probabile che i titoli in esame tentino un rimbalzo con i primi due ostacoli da superare posizionati rispettivamente a 51 euro e a quota 51,80 euro. Il superamento di quest’ultimo, accompagnato da un adeguato incremento dei volumi, indicherebbe semaforo verde verso un primo obiettivo rialzista a 52,75 euro e un secondo proprio sul sopracitato record storico a 54,60 euro.

Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 6 analisti fondamentali, è pari a 54,20 euro e quindi superiore dell’8,1% rispetto alla quotazione di riferimento. La performance da inizio 2017 dei titoli Exor è positiva del 22,4 per cento.

Quotazione di riferimento 50,15 euro

+1,7% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 51,00 euro;

+3,3% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 51,80 euro;

+5,2% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 52,75 euro;

+8,9% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 50,70 euro.

 

-0,1% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 50,10 euro;

-2,6% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 48,86 euro;

-4,4% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 47,96 euro;

-5,5% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 47,37 euro.