Mercati – Europa accelera al ribasso, Milano a -1,3%

Le borse europee ampliano le perdite di inizio seduta e si avviano a chiudere la peggior settimana del 2017, in scia alle tensioni politiche internazionali con il rischio di un conflitto tra Stati Uniti e Corea del Nord. Intorno alle 11:40, perdono oltre un punto percentuale l’Ibex 35 di Madrid (-1,4%), il Ftse Mib di Milano (-1,3%), il Ftse 100 di Londra (-1,2%) e il Cac 40 di Parigi (-1,1%). Contiene le perdite allo 0,4%, infine, il Dax di Francoforte.

Sul fronte macro, l’Istat ha rilevato che a luglio l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, è aumentato dello 0,1% su base mensile e dell’1,1% su base annuale, confermando le stime preliminari.

Il rallentamento dell’inflazione per il terzo mese consecutivo è riconducibile principalmente ai prezzi dei beni energetici e dei servizi relativi ai trasporti, a cui si aggiunge il calo dei prezzi dei servizi relativi alle comunicazioni.

Il dato core, al netto degli energetici e degli alimentari, è sceso dal +0,9% di giugno al +0,8%, mentre quello al netto dei soli beni energetici rimane stabile al +0,9 per cento.

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) diminuisce dell’1,9% su base mensile, per l’avvio dei saldi estivi di abbigliamento e calzature di cui il NIC non tiene conto, e cresce dell’1,2% su base annua (come nel mese precedente), confermando la stima preliminare.

Intanto, continua la cavalcata dello yen nei confronti delle altre valute, in un mercato caratterizzato da volumi estivi in cui domina la cautela per l’acuirsi delle tensioni tra Stati Uniti e Corea del Nord.

Il dollaro/yen è sceso sui minimi di circa due mesi in area 109 e l’euro/yen a 128,1, mentre l’euro/dollaro si mantiene sostanzialmente stabile sui valori di ieri a 1,175.

Sull’obbligazionario, invece, continua a salire lo spread Btp-Bund, giunto in area 165 punti base in rialzo di 4 basis point. Il rendimento de decennale tedesco è sceso allo 0,38%, mentre quello dell’omologo italiano si mantiene poco sopra la soglia del 2 per cento.

A Piazza Affari, i più colpiti dalle vendite sono STM (-3,7%), FERRARI (-3,1%) e CNH (-3,1%). Ribassi superiori ai due punti percentuali anche per AZIMUT (-2,1%), UBI (-2,3%), YNAP (-2,5%) ed EXOR (-2,6%)