Fca – Scommessa poco rischiosa da cavalcare

Lunedi scorso a mercati aperti la rivista specializzata Automotive News ha innescato la miccia al titolo. E’ bastato intonare su vaghe voci di interesse da parte di gruppi cinesi per far lievitare il lingotto a +8% in finale di seduta.

Interesse da parte di imprecisati player cinesi, poi parzialmente smentiti e mai commentati da parte di Fca, in parte poi ridimensionati dalla stampa a semplici accordi industriali e commerciali.

Sta di fatto che il mercato ci crede e soprattutto crede fortemente che la famiglia Agnelli e dunque la holding di famiglia Exor voglia disimpegnarsi dal mercato mass market dell’auto ritenuto troppo complesso e ciclico. Il fatto che Marchionne lascerà Fca con l’approvazione del bilancio 2018, rende particolarmente suggestiva una fusione con un grosso player per diluire la quota di Exor.

Come ci si arriverà e in che modalità è solo un dettaglio. I fuochi cinesi sembrano anche un intimidazione alla amministrazione Trump per facilitare un matrimonio con la Gm, ritenuto il partner migliore ma che non ha ancora trovato adeguato ricambio alle numerose avances da parte del manager italo canadese.

Nel frattempo Fca ha migliorato i conti e continua a sorprendere in positivo e  con questi numeri una scommessa di fusione sembra poco rischiosa da cavalcare.