Analisi tecnica – FinecoBank, mette nel mirino il massimo storico

Sul minimo relativo intraday a 4,568 euro dello scorso 29 novembre, le quotazioni dei titoli della banca online hanno avviato un impetuoso movimento rialzista, giungendo fino a 7,60 euro. La successiva veloce correzione, interpretabile come una necessaria fase di scarico dell’eccesso d’ipercomprato, si è fermata sul supporto statico e dinamico a 7,26 euro, da cui è poi partito un rimbalzo.

A questi livelli, soltanto il superamento della sopracitata resistenza posizionata a 7,60 euro consentirebbe ai corsi di FinecoBank di trasformare l’attuale rimbalzo nella ripresa del sopracitato trend rialzista di lungo periodo, con un primo ostacolo (con valenza limitata) a 7,66 euro. Superata quest’ultima barriera, gli obiettivi di breve  periodo per le azioni del gruppo guidato da Alessandro Foti sono individuabili a 7,75 euro prima e a quota 7,87 euro in seguito, con quest’ultimo livello è il record storico toccato il 3 agosto del 2015

Lo scenario positivo appena delineato potrebbe essere messo in dubbio dal cedimento, confermato in chiusura di seduta, del sopracitato supporto a 7,26 euro dato che la violazione della trend line rialzista di medio periodo potrebbe favorire l’aumento della pressione dei venditori, con i corsi che potrebbero scivolare rapidamente fino a 7,11 euro. Al di sotto di questo livello, gli obiettivi ribassista per le quotazioni di FinecoBank sono individuabili a 7,01 euro prima e a 6,73 in seguito. Si tratta, comunque, di due target difficilmente raggiungibili, a meno che non intervenga un deciso deterioramento del sentiment degli investitori sul listino milanese.

Ricordiamo che per il titolo in esame il target price medio a 12 mesi, calcolato da Bloomberg sulla base dei prezzi obiettivo raccolti tra 7 analisti fondamentali, è pari a 7,74 euro e quindi superiore del 3,9% rispetto alla quotazione di riferimento. La performance da inizio 2017 dei titoli FinecoBak è positiva del 39,8 per cento.

Quotazione di riferimento 7,45 euro

 

+2,0% è il rialzo potenziale rispetto alla prima resistenza significativa a 7,60 euro;

+2,8% è il rialzo potenziale rispetto alla seconda resistenza significativa a 7,66 euro;

+4,0% è il rialzo potenziale rispetto alla terza resistenza significativa a 7,75 euro;

+5,6% è il rialzo potenziale rispetto alla quarta resistenza significativa a 7,87 euro.

 

-2,6% è la flessione potenziale rispetto al primo supporto significativo a 7,26 euro;

-4,6% è la flessione potenziale rispetto al secondo supporto significativo a 7,11 euro;

-5,9% è la flessione potenziale rispetto al terzo supporto significativo a 7,01 euro;

-9,7% è la flessione potenziale rispetto al quarto supporto significativo a 6,73 euro.