Mercati – Ribassi frazionari in Europa, Milano limita a -0,1%

Le borse europee confermano le perdite di inizio seduta. Intorno alle 12:00, il Ftse Mib di Milano limita il ribasso allo 0,1%, seguito dal Cac 40 di Parigi (-0,2%) e dal Dax di Francoforte (-0,2%). Più deboli il Ftse 100 di Londra (-0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%).

Sul fronte macro, la lettura finale sull’inflazione dell’Eurozona a luglio. L’indice dei prezzi al consumo ha registrato un calo dello 0,5% su base mensile e un incremento dell’1,3% su base annuale, confermando le attese. Mario Draghi ha sottolineato che la Bce guarderà soprattutto alla dinamica dei prezzi al consumo per le decisioni del prossimo autunno sul Qe.

Da seguire inoltre nel pomeriggio negli Usa le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, la produzione industriale, il superindice e le scorte settimanali di gas naturale. Oggi l’attenzione degli investitori si concentra sui verbali Bce relativi alla riunione del 20 luglio che saranno pubblicati in serata, in attesa del simposio di Jackson Hole del 26 agosto e del prossimo meeting Bce del 7 settembre.

Intanto, il biglietto verde scivola a 110,07 yen ma si rafforza sull’euro che scende a 1,1713 dollari. La moneta unica perde quota anche sullo yen a 129,31.

Dal lato materie prime, il prezzo del greggio si mantiene sui valori della vigilia e vicino al minimo di tre settimane nei timori per l’aumento della produzione negli Stati Uniti e in altri paesi, timori che pesano sul sentimento. Il Wit e il Brent scambiano rispettivamente a 46,6 e 50,2 dollari al barile. L’oro è in rialzo sui mercati asiatici a 1.290,61 dollari, segnando un guadagno dello 0,3 per cento.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread tra Btp e Bund tedeschi scende sotto i 160 punti base, a quota 159,1, con il rendimento del decennale italiano intorno al 2,026 per cento.

Tornando a Piazza Affari, svetta sul listino principale MEDIASET (+1,3%), seguita da MONCLER (+1%) e SAIPEM (+1%) sulla scia del nuovo contratto nel segmento E&C onshore in Kuwait del valore di circa 850 milioni di dollari statunitensi.

Sopra la parità ENEL (+0,1%) dopo che l’AD di Egp Antonio Cammisecra ha spiegato in un’intervista l’obiettivo di vendere circa la metà dell’energia generata dalle rinnovabili, escluso il settore idroelettrico di grande taglia in Italia e Spagna, direttamente sul mercato privato puntando ai grandi clienti del Nord America.

Battuta d’arresto per FCA (-0,3%) dopo le continue speculazioni M&A dei giorni scorsi. I quattro potenziali acquirenti cinesi (Great Wall Motors, Dongfeng, Geely e Guangzhou Automobile) hanno però negato l’interesse a comprare il gruppo italo-americano.