Utility – Ancora acquisti sul settore (+0,6%), denaro su A2A (+1,4%)

Il deciso recupero avviato dai listini europei, piazza Affari inclusa, nella seduta del 14 agosto è proseguito ieri dopo la pausa ferragostana. Gli acquisti hanno interessato ancora una volta, anche se in misura inferiore rispetto a lunedì, i titoli del comparto utility e delle rinnovabili con il relativo indice settoriale che ieri ha portato a casa lo 0,6% rispetto alla chiusura precedente. Hanno fatto meglio lo Stoxx Europe 600 Utilities (+0,7%) e il principale paniere del listino milanese, cioè il Ftse Mib (+1,2%).

Nel segmento delle Big Cap, la migliore performance giornaliera della seduta di mercoledì è stata quella di A2A (+1,4%), seguita da quella di Enel (+0,7%). In particolare, i titoli del colosso elettrico italiano, grazie al rialzo di ieri, hanno aggiornato il nuovo massimo dell’anno, portandolo a 5,08 euro.

Tra le Mid Cap, ancora denaro su Iren (+2,2%) ed Erg (+1,7%) mentre prevale la lettera su Ascopiave (-1%).

Nell’ambito delle società a bassa capitalizzazione, cioè le Small Cap, accelera il rally di K.R. Energy (+34,6%) che nella seduta di lunedì aveva già guadagnato il 17,8% rispetto alla chiusura della settimana precedente. A sostenere gli acquisti l’annuncio, dato venerdì sera, relativo a un accordo di sviluppo con il Ministero dello sviluppo economico (Mise) e la Regione Campania per la realizzazione di celle al lito nel sito di Teverola. L’investimento agevolabile ammonta a 55,4 milioni, con un sostegno da parte del Mise e della Regione Campania di circa 37,4 milioni, in parte da erogare tramite contributi in conto capitale e in parte tramite finanziamenti agevolati. L’Accordi di sviluppo, della durata sino 31 dicembre 2020 o del minor termine necessario per il completamento del progetto, prevede che le agevolazioni siano erogate nel rispetto della normativa vigente e con l’impegno da parte di FIB, controllata da K.R. Energy e titolare del marchio FAAM (nota marca di batterie) a non delocalizzare e/o cessare le attività nei 5 anni successivi alla conclusione del progetto.