Mercati Asiatici – Tokyo sui minimi da tre mesi, pesa il rialzo dello yen

La borsa di Tokyo ha chiuso in ribasso toccando i minimi da tre mesi, soffrendo la debolezza di Wall Street e l’indebolimento del dollaro contro yen dopo i dubbi del mercato sulla capacità del presidente Usa Donald Trump di attuare politiche a sostegno della crescita americana. Anche gli attentati terroristici a Barcellona e Cambrils hanno avuto pesanti riflessi sulle borse asiatiche.

Il Nikkei ha perso 1,18% a 19.470,41 punti, mentre il più ampio indice Topix è sceso di 1,08% a 1.597,36 punti. Il sotto indice bancario (-1,4%) e quello assicurativo (-1,9%) sono stati più deboli dell’indice generale. Tra i titoli più scambiati troviamo Mizuho Financial Group e Mitsubishi UFJ Financial Group che sono scesi rispettivamente dell’1% e 1,9 per cento.

Dal fronte macro la crescita dei prezzi delle case in Cina si è ridotta per il secondo mese consecutivo, rafforzando le attese di un ulteriore rallentamento nel corso dell’anno, in scia agli sforzi del governo per riportare sotto controllo un settore immobiliare ritenuto ormai ampiamente surriscaldato. L’indice che sintetizza l’andamento dei prezzi delle nuove abitazioni nelle 70 maggiori città cinesi è cresciuto a luglio del 9,7% annuo rispetto al +10,2% del mese precedente, segnando l’incremento più contenuto da agosto dell’anno scorso.

Intorno alle 9:30 ora italiana solo Shanghai resiste alle vendite (invariato), mentre si registrano flessioni per le altre piazze: Hong Kong (-0,9%), ASX 200 di Sidney (-0,6%), Shenzhen (-0,4%), Sensex (-1,1%), Taiwan (-0,5%), Kospi (-0,1%) e Singapore (-0,4%).