Mercati – Eurolandia riduce le perdite nel finale, Ftse Mib chiude a +0,1%

Ultima seduta della settimana in rosso per le principali borse europee che chiudono le contrattazioni con perdite inferiori rispetto alle prime fasi di negoziazione grazie al recupero di Wall Street dopo un avvio debole. Sullo sfondo rimangono le preoccupazioni legate agli ultimi attacchi dell’Isis che hanno seminato il terrore in Spagna.

A Milano il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in rialzo dello 0,1% a 21.814,96 punti, unico segno più tra gli Eurolistini. In ribasso il Dax di Francoforte (-0,3%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%) e il Cac 40 di Parigi (-0,6%). Fanalino di coda il Ftse 100 di Londra (-0,9%).

Sul fronte macro, battuta d’arresto a giugno per la produzione nel settore delle costruzioni dell’Eurozona, che ha registrato una flessione dello 0,5% rispetto al mese precedente e un incremento del 3,4% su base annua. A giugno cala anche il surplus delle partite correnti nella zona euro: il saldo mostra un avanzo di 21,2 miliardi di euro a giugno dai 30,5 di maggio. In Germania, invece, i prezzi alla produzione sono saliti a luglio più delle attese. A mercati chiusi, sono attesi i pronunciamenti delle agenzie sui rating sovrani europei.

Intanto, l’euro recupera terreno sul dollaro con EUR/USD a 1,1742, risalendo dal minimo di tre settimane di 1,1662 toccato ieri in scia alla pubblicazione dei resoconti dell’ultimo meeting Bce, che hanno segnalato la preoccupazione all’interno della banca centrale per il recente apprezzamento della valuta unica.

In risalita il prezzo del petrolio con Wit e il Brent che scambiano rispettivamente a 47,30 e 51,23 dollari al barile. Tra i metalli preziosi, l’oro sale al massimo di nove mesi, superando i 1.300 dollari per la prima volta dal novembre del 2016, con gli attentatati terroristici di ieri in Spagna che continuano a supportare la domanda del metallo prezioso come investimento rifugio.

Si amplia lo spread, che supera quota 160 punti base, con il rendimento del BTP decennale che si posiziona al 2,017 per cento.

Tornando a Piazza Affari, la migliore del listino principale è BANCO BPM (+2,2%). Ad attirare sul titolo sono state le indiscrezioni di stampa riguardanti possibili alleanze della banca nel settore assicurativo. I gruppi che potrebbero presentare un’offerta alla data prevista del 12 settembre sembrerebbero essere Cattolica, Generali, Zurich, Allianz e Covea.

Seduta nel complesso positiva per il comparto bancario, che recupera gran parte delle perdite. Alcune banche hanno chiuso in positivo, come UBI (+1,4%) e UNICREDIT (+1,6%), oltre alla già citata Banco Bpm.

La più debole CNH INDUSTRIAL (-2%), che crolla dopo la pubblicazione dei risultati di Deere.

Altra frenata per FCA (-0,7%) dopo che Guangzhou Automobile group ha dichiarato di non avere al momento piani per l’acquisizione del gruppo italo-americano.

Fuori dal listino principale le vendite si sono abbattute su BUZZI (-1,4%) e SALINI IMPREGILO (-2,3%). Entrambi, particolarmente attive all’estero, probabilmente risentono dei dubbi sulla capacità di Trump di portare avanti i piani di sviluppo economico e in particolare quelli sulle infrastrutture.