Auto – Il settore al top (+6,2%) sostenuto da Fca (+9%)

Il Ftse Italia automobili e componentistica chiude la settimana con un balzo del 6,2% aprendo una distanza enorme con l’analogo comparto europeo, che si deve accontentare di un risicato +0,9 per cento.

Il comparto auto ha sovra-performato anche tutti gli altri settori del listino italiano, tanto che il Ftse Mib “limita” il progresso sui quattro giorni al 2,2 per cento, sostenuto a sua volta dal buon andamento delle utilities (+3,1%) e delle banche (+2,6%).

Una settimana quindi estremamente positiva per la borsa milanese, che ha battuto tutte le piazze del vecchio continente ed i principali indici europei consolidando la supremazia conquistata in questo 2017.

Nonostante ciò, comunque, l’Italia resta la piazza più arretrata se il confronto viene fatto con i valori precedenti la crisi che si è abbattuta sui mercati finanziari dalla primavera del 2007 a seguito della crisi dei mutui sub-prime americani. Una crisi dalla qual’economia del nostro Paese non ne è ancora uscita in modo definitivo.

Ma torniamo alla borsa ed al comparto auto per ricordare che la settimana è stata tutta dominata dall’interesse apertosi su Fca (+9% sui quattro giorni) a seguito di un servizio dell’americana Automotive Newssugli interessi di gruppi giapponese nei confronti della casa automobilistica italo-americana.

Le indiscrezioni si sono diffuse lunedì, quando il titolo Fca ha messo a segno un balzo dell’8,1 per cento, e si sono rincorse per tutta la settimana creando un forte interesse sul titolo e su quelli della galassia della famiglia Agnelli.

Interessi scivolati spesso in ricostruzioni di scenari rocamboleschi, ma plausibili. E la speculazione ne ha gioito trascinando con se i titoli della controllante Exor, che ha chiuso la settimana con un progresso del 4,5per cento, e quelli della cugina Ferrari (+4,6%) ad eccezione di Cnh Industrial, che ha chiuso una settimana movimentata con un meno 1,1 per cento.

Quest’ultima si è mossa verso l’alto lunedì per effetto trascinamento, ma poi ha subito uno stop e venerdì ha perso terreno (-2%) anche a causa dei deludenti dati della competitor americana Deere il cui fatturato è aumentato ma in misura inferiore alle attese degli analisti e quindi è stata duramente penalizzata trascinando con se anche Cnh Industrial.

Settimana positiva anche per gli altri titoli del listino, fra i quali spicca Carraro, che guadagna il 14,4% confermandosi la migliore su tutte le distanze temporali e portando la performance da inizio anno ad oltre il 180% seguito da Landi Renzo che supera il 150% nei primi otto mesi del 2017.