Mercati Asiatici – Seduta riflessiva per Tokyo (-0,4%), sui minimi da tre mesi e mezzo

La borsa giapponese ha chiuso la prima seduta della settimana ai minimi da circa tre mesi e mezzo. L’indice Nikkei ha chiuso a -0,4%, a 19.393,13 punti dopo aver aperto in leggero rialzo. Il più ampio indice Topix ha perso lo 0,1% a 1.595,19.

Il licenziamento avvenuto venerdì del capo strategist della Casa Bianca, Stephen Bannon, non ha colto di sorpresa i mercati ma ha alimentato i timori degli investitori a livello internazionale sulla reale capacità dell’amministrazione di Donald Trump di dare corso alle attese misure per sostenere la crescita.

Tuttavia, l’imminente apertura della conferenza di Jackson Hole, in programma tra le montagne del Wyoming dal 24 al 26 agosto, potrebbe riportare l’attenzione degli investitori sui fondamentali. Al summit finanziario organizzato dalla Fed parteciperà anche il presidente della Bce Mario Draghi, da cui si attendono indicazioni sulle discussioni in corso sugli eventuali tempi di uscita dal Qe.

Dal fronte macro, in Giappone l’Indice di tutte le Attività Industriali ha fatto segnare a giugno una crescita dello 0,4% rispetto al mese precedente in linea con le attese degli analisti. Il dato è risultato positivo dopo il calo di maggio dello 0,8 per cento. Su base annuale la crescita si è attestata al 2,2% rispetto al +3,2% di maggio.

Il dollaro è rimasto vicino ai livelli di venerdì scorso, quando aveva toccato i minimi da quattro mesi sullo yen, con USD/JPY a 109,16.

Sulle piazze asiatiche le variazioni sono state modeste, in scia alle perdite registrate la scorsa settimana a livello globale. Intorno alle 9:00 ora italiana solo Shanghai (+0,5%), Shenzhen (+0,7%) e Hong Kong (+0,5%) riportano variazioni positive. Perdite frazionarie per ASX 200 di Sidney (-0,4%), Sensex (-0,2%) e Kospi (-0,1%), mentre Taiwan e Singapore scambiano invariate.