Utility – Ancora denaro sul settore (+0,6%), forti acquisti su A2A (+2,2%)

In una giornata caratterizzata dalla ritrovata propensione al rischio degli investitori, ieri i mercati azionari europei che erano partiti in decisa flessione hanno rialzato la testa, mentre quelli obbligazionari hanno perso terreno. Anche in questo contesto, il Ftse Italia Servizi Pubblici è riuscito a portare a casa un rialzo dello 0,6%, facendo meglio sia dello Stoxx Europe 600 Utilities (+0,5%) sia del principale indice di piazza Affari, cioè il l Ftse Mib (+0,4%).

Nel segmento delle Big Cap, il titolo che ha registrato la migliore performance giornaliera all’interno del settore utility e delle rinnovabili è stato A2A (+2,2%), grazie ai forti acquisti del pomeriggio con le quotazioni che hanno concluso le contrattazioni, nuovamente sopra quota 1,45 euro, evento che non accadeva dalla seduta dello scorso 17 luglio. Denaro anche su Italgas (+1,2%) che sarà tra i principali beneficiari della recente decisione del Consiglio di Stato sul tema della cosiddetta “regolazione asimmetrica” stabilito dall’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico con la delibera 367/2014 per le gare relative all’affidamento della concessione riguardante il servizio di distribuzione del gas. In pratica, l’organo di secondo grado della giustizia amministrativa ha respinto i ricorsi di alcuni operatori di piccole/medie dimensioni riguardanti tutti il riconoscimento, previsto appunto dalla delibera 367/2014, al vincitore di una gara gas della differenza tra il valore di rimpiazzo (VIR) e il capitale investito ai fini regolatori (RAB), soltanto nel caso in cui il vincitore della gara è diverso dall’operatore che gestiva in precedenza il servizio. La decisione del Consiglio di Stato è importante per i principali operatori del settore quotati a piazza Affari (Italgas in primis) in quanto dovrebbe ridurre il numero dei ricorsi presentabili nelle prossime gare gas, accelerandone l’esecuzione.

Tra le azioni delle società a media capitalizzazione, cioè le Mid Cap, le quotazioni di Iren (+1,7%) hanno registrato la variazione positiva giornaliera maggiore in assenza di notizie societarie significative. Prese di beneficio, invece, su Ascopiave (-1,5%), dopo quattro sedute consecutive al rialzo.

Nell’ambito delle Small Cap, sono ritornati gli acquisti su K.R. Energy (+2,2%) nella seduta di ieri, ma anche su Acsm-Agam (+1,3%) che è ritornata a chiudere le contrattazioni sopra la soglia di 2 euro.