Banche – Giornata negativa (-1,3%), resiste meglio Intesa vicina alla parità

Il Ftse Italia Banche termina con un rosso dell’1,3% e sostanzialmente uniformato all’indice europeo (-0,6%), frenando il Ftse Mib (-0,4%). Il tutto nel giorno in cui il presidente della Bce Mario Draghi ha annunciato che le decisioni sulle modalità di prosecuzione del Qe verranno prese nella riunione di ottobre, abbassando nel contempo le stime sull’inflazione.

Tornando al comparto bancario, il settore non ha beneficiato della proroga di 12 mesi concessa dalla Commissione Ue sulle Gacs nell’ambito delle cartolarizzazione degli npl in seno agli istituti di credito poiché probabilmente già scontato dal mercato. Nell’ultimo periodo le vendite sono scattate su quasi tutti i titoli, dopo i rialzi precedenti anche in scia ai buoni risultati nel secondo trimestre 2017.

Indietreggiano tutti i titoli del Ftse Mib con ribassi compresi tra l’1% e il 2,5%, compresa Banco Bpm che nel frattempo prosegue con il de-risking avviandosi a cedere un portafoglio di npl secured di 3 miliardi e uno di crediti chirografari per complessivi 2 miliardi. Solo Intesa (-0,2%) riesce a limitare le perdite.

Tra le Mid Cap tiene Popolare Sondrio (+0,3%) mentre Credem (-0,8%) azzera il guadagno di mercoledì.

Nello Small Cap prese di beneficio su Carige (-2,1%) dopo il rialzo di oltre il 7% delle sedute precedenti. Il tutto con l’avvicinarsi della presentazione del nuovo piano strategico.