Cementir – Cessione asset positiva per il settore. Buzzi (+5%), Cementir (+6%)

È durato poco il matrimonio tra Cementir Holding e Sacci. La multinazionale romana del cemento ha infatti ceduto a Italcementi, oramai parte del gruppo HeidelbergCement, il 100% del capitale sociale di Cementir Italia, incluse appunto anche le società interamente controllate quali Cementir Sacci e Betontir.

L’attività di Cementir Italia comprende 5 impianti di cemento a ciclo completo e 2 centri di macinazione di cemento, così come il network di terminali e le centrali di calcestruzzo in Italia. Il fatturato pro-forma 2016 delle vendite del gruppo Cementir Italia sono stati pari a 136 milioni, considerando Cementir Sacci per 12 mesi poiché è stata acquisita il 29 luglio 2016. Si tratta di complessivi 5,5 milioni di tonnellate di capacità produttiva.

L’operazione ha un controvalore di 315 milioni, su base cash e Debt free ossia, a conti fatti, circa €57 a tonnellata.

Il deal è condizionato all’autorizzazione da parte dell’Autorità garante della Concorrenza e del Mercato. La chiusura dell’operazione è prevista per l’inizio del prossimo anno.

Commento

La notizia è molto importante per il settore che soffre di eccesso di capacità produttiva in Italia. Infatti, se è vero che nel picco del mercato la capacità complessiva nel bel Paese era pari a più di 50 milioni di tonnellate ad oggi sono diventate circa 35 milioni, una forte contrazione ma sempre troppo elevata considerando i consumi fermi a meno di 20 milioni.

Non si conoscono bene le intenzioni del colosso tedesco, ma ricordiamo che l’Italia presenta un trend della domanda ancora negativa anche se i conti degli asset sono migliorati grazie alla razionalizzazione dei costi fissi e variabili. E’ lecito credere che l’operazione sia finalizzata a ridurre ulteriormente la capacità produttiva visto che alcuni degli impianti acquistati sono mediamente meno efficienti degli impianti di Italcementi.

Per Cementir la notizia è positiva e il titolo infatti balza in Borsa del 6% a 7,2 euro. La dismissione di Cementir Italia è stata avviata per generare cassa da impegnare in future operazioni all’estero in zone quindi più profittevoli e probabilmente nel settore del cemento bianco visto che, come da piano industriale, Cementir intende consolidare la leadership in questo particolare tipo di cemento particolarmente redditizio.

Festeggia anche Buzzi in Borsa con un balzo del 5,4% a 22,5 euro. La società di Casale rimane uno dei primi operatori in Italia e dunque sarà la prima a beneficiare di riduzione di capacità produttiva.

Per Italcementi, assorbita da HeidelbergCement, l’operazione significa tornare ad investire in Italia migliorando la propria struttura industriale e la propria rete distributiva. Secondo stime preliminari l’integrazione di Cementir Italia consentirà sinergie sui costi per circa 25 milioni entro il 2020. Il titolo HeidelbergCement è in frazionato rialzo (+0,4%) a 83,6 euro.