Mercati Asiatici – Borse contrastate con Tokyo a +0,2% e Shanghai a -0,1%

Borse asiatiche miste dopo le decisioni prese dalla Fed. La banca centrale, come da attese, ha lasciato invariati i tassi di interesse nel range 1/1,25%, ha confermato che a partire da ottobre ridurrà il suo bilancio da oltre 4.200 miliardi al ritmo di 10 miliardi al mese, nonché un nuovo aumento del costo del denaro a fine anno.

In Giappone il Nikkei (+0,2%) termina a 20.347,48 punti. Sulla parità il più ampio indice Topix a 1.668,74 punti. Ieri, si è riunita anche la Bank of Japan che ha mantenuto fermi i tassi di interesse a -0,1%, in attesa della conferenza stampa del governatore Haruiko Kuroda. Nel frattempo, lo yen scende nei confronti del dollaro ai minimi da due mesi, con il cambio che si attesta a 112,39. Sul fronte macro, l’indice generale delle attività industriali, a settembre, è diminuito dello 0,1% a fronte della stima invariata degli analisti e del +0,2% della rilevazione precedente.

Intorno alle 08:20 ora italiana, i listini cinesi sono in territorio negativo, con Shanghai (-0,1%), Shenzhen (-0,6%) e Hong Kong (-0,2%) a causa di qualche presa di profitto.

Tra le borse dove sono ancora aperte le contrattazioni, Jakarta è chiusa per il capodanno islamico. In rosso Seul (-0,1%), Sidney (-0,9%), Singapore (-0,1%), Kuala Lumpur (-0,1%), Mumbai (-0,4%) e la piazza neozelandese (-0,3%), nonostante la crescita del Pil nel secondo trimestre (+2,5% su base annua e +0,8% su base trimestrale). Andamento opposto per Taipei (+0,6%) e Bangkok (+0,2%).

L’indice Msci Asia Pacific cede, alla stessa ora, lo 0,4%, mentre l’oro scende sotto i 1.300 dollari l’oncia.