Mercati Usa – Settimana, mese e trimestre da incorniciare

Wall Street ha chiuso un’ottava sensazionale con una serie di nuovi record per tutti gli indici ad eccezione del Dow Jones. Quest’ultimo registra, tuttavia, l’ottavo trimestre consecutivo di rialzo la più lunga striscia positiva dal terzo quarter del 1997.

Nel mese, l’indice delle small caps mette a segno il miglior risultato dal novembre 2016, al pari del dollaro, mentre il settore finanziario registra il più sensibile avanzamento in tre mesi e raggiunge il livello più elevato di sempre.

Male l’oro che sigla la peggiore performance dall’elezione di Trump negli ultimi 30 giorni, mentre il petrolio incamera il balzo più sostenuto dall’aprile 2016.

Tutto questo malgrado a settembre ci siano stati tre uragani tropicali che hanno devastato Texas, Florida e Porto Rico, la riforma sanitaria non sia stata approvata e si sia rischiato lo scontro militare tra Stati Uniti e Nord Corea.

Per la settimana, il Dow Jones è salito dello 0,2%, lo S&P500 dello 0,7% ed il Nasdaq del 1,1%. Ottava euforica per il Russell 2000 che avanza del 2,8%.

Nel trimestre, invece, gli incrementi sono stati ancora più significativi con il Dow Jones in guadagno del 4,8%, S&P500 del 4% e Nasdaq del 5,8%.

L’euforia ha schiacciato il VIX con la volatilità che è scesa nello scorso mese al livello più basso negli ultimi ventisette anni, in questo periodo dell’anno.

Stabile nell’ultima seduta il mercato obbligazionario con il rendimento del decennale governativo che rimane al 2,33%.

Petrolio in crescita dello 0,2% a 51,7 dollari al barile, in aumento del due per cento nella settimana e del 10,5% nel trimestre.