Volkswagen – Quando i problemi vengono dall’interno

Strano a dirsi, ma uno dei problemi sulla scrivania di Herbert Diess, CEO del primo costruttore di automobili al mondo, si chiama Skoda. Lo storico marchio ceco parte della scuderia Volkswagen dal 2000, negli ultimi tre anni, grazie al boom delle vendite e alla rinnovata gamma di modelli ha raddoppiato la profittabilità, superando Audi e posizionandosi, tra i dodici marchi della casa, solo dietro a Porsche.

Forte delle piattaforme tecnologiche comuni e delle economie di scala conseguenti, Skoda beneficia di un costo del lavoro pari a un terzo di quello tedesco. Questo sembra creare malcontento con le rappresentanze sindacali di Wolfsburg che vorrebbero, a questo punto, che parte della produzione Skoda fosse trasferita nelle fabbriche tedesche oggi sottoutilizzate, in particolare la linea Passat, e comunque far pagare al costruttore ceco un prezzo interno per l’utilizzo della tecnologia Volkswagen.

Il primo produttore mondiale di auto, quindi, deve fare i conti oltre che con la concorrenza esterna con quella interna perchè se è vero che, citando il principe De Curtis, “è la somma che fa il totale”, la gestione di manager e di sindacati potrebbe rivelarsi più complicata del previsto.

Il titolo Volkswagen quota oggi attorno a 147 euro, in rialzo del 7,60% da inizio anno, ma dal mese di agosto cede il passo, in termini relativi, all’indice settoriale Eurostoxx Auto, come si vede dal grafico.