Eurogruppo – Il commiato di Schauble

Herr Wolfgang Schauble, il navigato politico della Cdu, ha partecipato ieri per l’ultima volta alla riunione dell’Eurogruppo, considerato che lascerà la carica di ministro delle Finanze per assumere quella di Presidente del Bundestag nelle prossime settimane.

Il suo commiato è affidato a un discorso di poche pagine che, probabilmente, non ha sorpreso nessuno. Piaccia o meno, Schauble, cresciuto accanto alla figura di Kohl, ha mostrato in più di un’occasione il carattere da statista, qualità che molti invocano per le nuove leve della politica.

Forte anche di un’America molto distratta dalle questioni interne (cosa che non era stata ai tempi della crisi greca), il ministro tedesco ha espresso in maniera assai chiara la sua visione di come il Meccanismo Europeo di Stabilità (Esm), giunto ormai al suo quinto anniversario, dovrebbe funzionare in futuro.

Per sintetizzare in termini molto semplici: il futuro ruolo dell’Esm dovrebbe assomigliare per gli Stati molto di più a quello esercitato oggi dalla Bce sulle banche. Una sorta di braccio armato della politica attento a scrivere regole ferree per la gestione dei bilanci degli Stati con la capacità di intervenire nelle situazioni di emergenza, ma solo dopo che gli investitori privati (in titoli governativi) abbiano partecipato alle perdite, sulla falsariga di quanto previsto dal meccanismo di bail-in per la soluzione delle crisi bancarie.

Un provocazione forse, affidata ad un discorso di poche pagine, ma sicuramente una visione coraggiosa di un politico che si è sempre professato europeista convinto.