Unicredit – L’Austria rigetta il ricorso sui prepensionamenti

Ancora debole Unicredit a Piazza Affari. I titoli della banca guidata da Jean Pierre Mustier cedono alle 10:45 l’1,2% a 17 euro, in linea con l’indice di settore Ftse Italia Banche che lascia sul terreno l’1,2 per cento.

Tra le ragioni che potrebbero influenzare l’andamento, vi è la sentenza della Corte austriaca che ha rigettato questa mattina il ricorso della banca italiana sulla vertenza che va avanti da anni sulla legge sul trattamento dei prepensionamenti.

La vicenda inizia quando il governo austriaco aveva approvato una modifica del trattamento del costo dei prepensionamenti, con effetti retroattivi, dopo il varo del piano di ristrutturazione di Unicredit.

La sentenza di oggi stabilisce che sono legittimi gli effetti retroattivi della legge. Questo implica un ulteriore costo per il riassetto già realizzato da Unicredit.

L’istituto di credito aveva tuttavia già accantonato il 100% della cifra necessaria a un eventuale extra costo pari a circa 500 milioni.

Nel dettaglio, la norma del governo di Vienna aveva cambiato le carte in tavola stabilendo che il costo del trasferimento degli esuberi dal fondo interno aziendale a quello pubblico non dovesse essere più, come previsto all’epoca, il 7% dell’ultimo stipendio per gli anni di anzianità, ma il 22,8%, tariffa in vigore per tutte le imprese austriache.

Il piano di riassetto delle attività austriache, approvato da Unicredit a fine 2015, prevedeva di arrivare a un taglio strutturale dei costi che avrebbe comportato, al 2018, 300 milioni di risparmio sulle spese rispetto al 2014, con una discesa del cost/income ratio al 65%, dall’87% dei primi mesi 2015. I risparmi si basavano su una trasformazione del sistema It, su tagli del personale (oltre 2 mila unità su circa 7 mila dipendenti) e chiusura di filiali.

COMMENTO

Pur non essendo una notizia positiva, l’impatto della sentenza non dovrebbe essere sovrastimato dal mercato e non dovrebbe inficiare la quotazione. Sia per le cifre in ballo su una banca che ha una capitalizzazione di 38,5 miliardi, sia perché il costo era già stato accantonato.