Mercati – Milano maglia nera con Fca a picco (-5%)

Poco dopo le 16:00 Milano resta in coda ai listini continentali, con il Ftse Mib in calo dell’1,5% e FCA che sprofonda a -5 per cento. Negativi anche gli altri indici: l’Ibex 35 di Madrid (-1%), il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e il Ftse 100 di Londra (-0,5%). Sottotono pure Wall Street, che ha aperto le contrattazioni in calo, in particolare il Nasdaq (-0,9%) appesantito da Apple (-2,6%).

L’azionario europeo sconta in parte anche le incertezze legate alla questione catalana. Sabato i ministri spagnoli si riuniranno per avviare il procedimento previsto dall’art. 155 e sospendere l’autonomia della regione. Una mossa a cui il governo catalano dovrebbe rispondere sottoponendo al parlamento locale una dichiarazione di indipendenza unilaterale, in esecuzione dell’esito del referendum.

Sul Forex il dollaro cede terreno nei confronti delle principali valute, con l’euro risalito fino a 1,185 e il dollaro/yen in calo a 112,4. La moneta unica mantiene l’intonazione positiva anche in vista della riunione Bce della settimana prossima, in cui potrebbe essere annunciata una riduzione degli acquisti mensili di titoli da 60 a 40 miliardi a partire da gennaio.

In giornata è previsto, inoltre, un incontro tra il presidente Usa Donald Trump e l’attuale numero uno della banca centrale americana Janet Yellen. Una decisione sul successore della Yellen dovrebbe essere presa entro il 3 novembre, con l’economista di Stanford John Taylor, ritenuto più “falco”, tra i principali candidati.

Fra le materie prime perde terreno il petrolio, con Wti e Brent rispettivamente a 51,3 e a 57,3 dollari al barile, mentre l’oro torna in area 1.287 dollari l’oncia approfittando della debolezza del biglietto verde.

Scarsi movimenti sull’obbligazionario, con il Btp decennale al 2,01% e il differenziale dal Bund tedesco intorno a 162 punti base.

Per quanto riguarda il Ftse Mib, spicca il ribasso di FCA (-5%), che risentirebbe di due pesanti ordini da investitori istituzionali, in attesa dei conti di martedì.

Continua a muoversi in controtendenza UNIPOL (+1,8%) dopo che JP Morgan ha avviato la copertura sul titolo con un giudizio ‘overweight’ e target price a 5 euro.

Resiste anche UNIPOLSAI (+0,8%). Poco mosse le utilities e ATLANTIA (-0,2%), la cui offerta è ritenuta da Abertis positiva ma migliorabile nel prezzo dopo la controproposta di Acs.