Saras – Consensus 3° trim 2017

Saras pubblicherà i risultati del 3° trimestre 2017 lunedì 6 novembre. Il consensus stima Ebitda comparable a 153 milioni (+29,6% a/a), spinto soprattutto dai risultati in forte progresso attesi dal segmento della raffinazione. L’Ebit comparable a 98 milioni, salirà del 60,4% a/a. L’indebitamento finanziario netto dovrebbe essere positivo.

Per il terzo trimestre 2017 il consensus prevede Ebitda comparable a 153 milioni, in forte rialzo rispetto al medesimo periodo del 2016 (+29,6% a/a). L’Ebit comparable è stimato a 98 milioni, in crescita del 60,4% a/a. L’utile netto adjusted dovrebbe raggiungere i 62 milioni (+90,2% a/a). Gli analisti si aspettano anche una posizione finanziaria netta positiva nel terzo trimestre.

Se suddividiamo il consensus sull’Ebitda comparable per area di business notiamo che gli analisti hanno alzato in modo consistente soprattutto quello della divisione raffinazione.

Il mercato si aspetta infatti una forte crescita nel refining poiché, in questo trimestre, si è verificata una congiuntura particolarmente positiva sia lato domanda, che offerta.

In particolare, dal lato dell’offerta, ricordiamo che, nel terzo trimestre 2017, i crack spread dei prodotti raffinati sono saliti in maniera consistente a/a, sia il diesel che soprattutto la benzina (ricordiamo che a settembre il crack spread della benzina ha registrato uno spike dovuto agli uragani in USA). Inoltre il fuel oil è rimasto stabile sul pari periodo.

Tutto questo ha portato ad un forte rialzo del EMC Benchmark che nel terzo trimestre 2017 è stato di 4,6 dollari, contro 2 dollari del pari periodo dello scorso anno. Ma non solo perché, quest’estate, ci sono state due raffinerie europee che hanno avuto dei fermi dovuti a manutenzioni. Saras invece non ha avuto manutenzioni nel periodo quindi è rimasta molto vicina alla full capacity.

Sul lato della domanda invece c’è stata una domanda molto robusta di prodotti raffinati nel periodo, tanto che l’Aie ad agosto ha alzato le proprie stime per il 2017 sulla domanda globale di petrolio e vede un incremento di 1,5 milioni di barili al giorno (contro 1,4 milioni stimati in precedenza) a quota 97,6 milioni di barili al giorno. E questo è un fattore strutturale importante. Infatti l’EMC Benchmark a ottobre si sta mantenendo su buoni livelli, anche se sceso rispetto ai livelli del terzo trimestre. Si può dunque pensare che l’anno chiuderà con un quarto trimestre di tutto rispetto.