Unicredit – Mustier: l’addendum non ci preoccupa

Jean Pierre Mustier, amministratore delegato di Unicredit, ha voluto tranquillizzare gli analisti finanziari nel corso della conference call sugli impatti previsti per l’addendum proposto dalla Bce sulle rettifiche sui crediti deteriorati. Mustier ha dichiarato che gli effetti per la banca di piazza Gae Aulenti sarebbero gestibili.

Un effetto del decremento del flusso di crediti da in bonis a deteriorati che accompagna il miglioramento dell’attivo ha caratterizzato l’attività del management di Unicredit nei mesi in esame.

L’attività di de-risking del bilancio è ancora in corso, come testimonia il calo dei crediti deteriorati lordi a 51,3 miliardi nel terzo trimestre 2017 dai 53 miliardi del secondo trimestre 2017.

Inoltre, il profilo di rischio del gruppo è migliorato, con il rapporto tra i crediti deteriorati lordi e il totale dei crediti sceso dall’11% del secondo trimestre 2017 al 10,6% di fine settembre. Un dato già molto vicino a quello che si suppone possa essere l’obiettivo della Bce e che, quindi, mette Unicredit in un’ottica più tranquilla per proseguire comunque l’azione di miglioramento della qualità dell’attivo.

Nonostante il deleveraging in corso, il tasso di copertura è rimasto solido al 56,5% nel terzo trimestre 2017. Le cessioni di crediti deteriorati lordi sono proseguite nel corso dei tre mesi, raggiungendo i 2,4 miliardi nei 9 mesi 2017, di cui 1,2 miliardi nel segmento non core.

I crediti deteriorati netti si sono ridotti a 22,3 mld (-3,6% t/t), in linea con l’obiettivo di ‘Transform 2019’ pari 20,2 miliardi. Il rapporto tra crediti deteriorati netti e totale crediti si è attestato al 5% nel terzo trimestre 2017 (-0,2% t/t, -2,9% a/a).

Unicredit conferma che la prima fase della transazione Fino si è conclusa, come già comunicato al mercato in data 17 luglio 2017. La seconda fase di Fino sta progredendo in linea con quanto pianificato e Unicredit prevede di ridurre la propria quota al di sotto del 20% entro la fine dell’anno.