Carige – Cimbri non chiude la porta a un ingresso nel capitale

Carlo Cimbri, Ad di Unipol, non esclude la possibilità di entrare nel capitale di Carige, attraverso la tranche da 60 milioni riservata agli ex detentori di bond subordinati che ora possiedono dopo la conversione in obbligazioni ordinarie.

“La nostra posizione su Carige è di una semplicità assoluta”, ha spiegato il manager durante la conference call, “abbiamo un’esposizione residua di 50 milioni, derivante da un vecchio subordinato. Abbiamo aderito al piano Carige. Poi visto che questa esposizione rimane, seppure trasformata in un senior, siamo interessati e seguiamo con attenzione le attività e i progetti che il management di Carige sta portando avanti per tirare fuori la banca dalle difficoltà”.

Cimbri ha poi aggiunto: “Nel bail-in, anche se sei obbligazionista, non ti puoi esimere dai possibili rischi della banca. Quindi, tifiamo con grande energia e simpatia affinché vada in porto il piano della banca che serve per realizzare l’aumento di capitale da 500 milioni, un passaggio che la banca deve compiere”.

Intanto, i titoli dell’istituo genovese sono stati anch’essi coinvolti nella serie di ribassi che hanno colpito le azioni dei finanziari italiani per i timori di una stretta della Bce sui tempi di riduzione degli npl. Le azioni Carige segnano oggi un calo del 3% a 0,18 euro, oramai vicini ai minimi dell’anno toccati il 27 giugno a 0,17 euro, e facendo peggio dell’indice di settore.