Erg – Risultati operativi in lieve crescita nel 9 mesi 2017

Venerdì scorso il gruppo genovese ha comunicato i conti relativi al periodo gennaio-settembre dell’esercizio in corso da cui emerge che i ricavi sono stati pari a 765 milioni, in progresso dell’1,1% rispetto ai primi 9 mesi del 2016. L’aumento del giro d’affari di Erg è stato sostenuto dall’incremento medio dei prezzi dell’energia, degli incentivi e dei Titoli di Efficienza Energetica, in quanto la produzione di energia elettrica è stata inferiore dell’8,1% su base annua, a causa di condizioni meteo estremamente avverse.

L’andamento dei ricavi del gruppo guidato da Luca Bettonte nei primi 9 mesi del 2017 ha riflesso anche le maggiori vendite effettuate nell’ambito dell’attività di copertura dalle oscillazioni di prezzo fatte da Energy Management, i minori ricavi relativi ai parchi eolici usciti dal meccanismo incentivante in parte compensati grazie al meccanismo di recupero degli incentivi relativi alle mancate produzioni per fermi richiesti da Terna negli esercizi precedenti. I numeri dei primi 9 mesi del 2016 comprendevano poi il “corrispettivo di reintegro” riconosciuto a fronte dei vincoli imposti sulla modulazione dell’impianto CCGT in applicazione della normativa in materia di Unità Essenziali per la sicurezza del sistema elettrico per circa 31 milioni.

L’Ebitda di Erg nel periodo in esame si è attestato a 356,4 milioni, in progresso del 2% rispetto ai primi 9 mesi del 2016. Nel dettaglio, il margine operativo lordo delle Fonti Non Programmabili è stato pari a 227 milioni, in lieve diminuzione rispetto agli stessi mesi dell’esercizio precedente, a causa principalmente di una minore ventosità e produzione in Italia e in Francia, dove si sono registrate condizioni di ventosità meno favorevoli. Tali effetti sono stati compensati da un andamento generale dei prezzi più favorevole, oltreché da ulteriori azioni di efficienza sui costi e dal contributo dei neo-acquisiti parchi eolici in Germania. Si segnala, inoltre, che circa il 90% (96% nel 2016) della produzione eolica in Italia nei primi 9 mesi del 2017 ha beneficiato della tariffa incentivante, per un importo unitario di circa 107 Euro/MWh in crescita rispetto all’analogo periodo del 2016 (circa 100 Euro/MWh). Passando alle Fonti Programmabili il margine operativo lordo è stato pari a 136 milioni, in aumento del 6,2% su base annua. Il contributo fornito dal nucleo idroelettrico è stato pari a 73 milioni, con un balzo del 24,7% rispetto ai primi 9 mesi del 2016 grazie alla flessibilità degli impianti in grado di cogliere i prezzi di picco favorevoli soprattutto nella parte iniziale dell’anno nell’area Centro Nord, pur in un contesto di idraulicità inferiore rispetto all’analogo periodo del 2016. I risultati hanno beneficiato anche dell’annullamento della revoca IAFR, al termine di un iter di verifiche con il GSE agli impianti di Cotilia (48 MW) e Sigillo (5 MW), che pertanto sono titolati dal corrente esercizio al riconoscimento di incentivi, (oltre al recupero di quelli pregressi). Il risultato del termoelettrico, pari a 63 milioni, è diminuito del 9,4% rispetto ai primi 9 mesi del 2016 che beneficiava del “corrispettivo di reintegro” riconosciuto all’impianto Ccgt in applicazione della normativa in materia di Unità Essenziali per la sicurezza del sistema elettrico per circa 31 milioni. Tale minore ricavo è stato in buona parte compensato dal contributo dei ricavi per Titoli di Efficienza Energetica spettanti all’impianto CCGT in quanto qualificato come cogenerativo ad alto rendimento, e dal migliore andamento dei prezzi di cessione dell’energia.

Nei primi 9 mesi del 2017, l’Ebit del gruppo attivo nella produzione di energia elettrica prevalentemente da fonti rinnovabili è stato pari a 168 milioni, in aumento del 6,3% su base annua anche grazie alla riduzione dell’1,5% su base annua della voce ammortamenti e accantonamenti.

Il conto economico di Erg nel periodo gennaio-settembre del 2017 si è chiuso con un utile netto di 114 milioni, in aumento del 20,6% rispetto allo stesso periodo del 2016 anche grazie ai minori oneri finanziari netti, mentre le imposte sono aumentate del 22,6% su base annua sia per l’aumento della base imponibile sia per il lieve incremento del tax rate.

Sul fronte dello Stato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre del 2017 del gruppo genovese è stato pari a 1,37 miliardi, in flessione del 12% rispetto alla fine dello scorso anno principalmente per il positivo flusso di cassa operativo netto, anche a seguito degli incassi degli incentivi relativi alla produzione del 1° trimestre 2017, e per il dividendo ricevuto da TotalErg, che hanno compensato l’acquisizione dei parchi eolici tedeschi, la distribuzione dei dividendi, il pagamento delle imposte, nonché gli investimenti del periodo.

Il management di Erg ha rivisto al rialzo la guidance per l’intero esercizio 2017, alla luce dei risultati dei primi 9 mesi dell’anno in corso. Nel dettaglio, i vertici del gruppo genovese prevedono un Ebitda di 455 milioni, cioè in linea con il risultato del 2016, e un indebitamento finanziario netto in ulteriore riduzione a circa 1,300 miliardi, grazie alla maggiore generazione di cassa, ai 71 milioni di dividendi distribuiti da TotalErg e a investimenti previsti in riduzione a 100 milioni.