Giglio Group (Aim) – Prosegue il cammino verso aree ad alta potenzialità di sviluppo

“Il 2018 sarà un anno di soddisfazioni, un anno che, a partire dalla seconda parte, evidenzierà i risultati di una serie di attività e accordi in ambito fashion perfezionati negli scorsi mesi del 2017 che, in relazione alla stagionalità del settore moda, inizieranno a tradursi in fatturato – e utili – solo con le vendite della collezione primavera/estate 2018”. Con queste parole a Market Insight Alessandro Giglio, Presidente e Ad di Giglio Group, riassume in estrema sintesi le attese dei prossimi mesi.

Negli ultimi tempi la società è stata impegnata nell’ampliamento dell’attività, con la sigla di importanti accordi in Cina con le piattaforme Secoo e Mei e con Amazon China e Hong Kong, collaborazioni che hanno portato il gruppo ad assumere una posizione di rilievo nella distribuzione del Made in Italy in quelle aree.

Ma non è tutto. Giglio intende estendere il modello di business anche ad altri settori merceologici oltre al fashion, quali il food e il furniture (arredamento), coprendo così le tre “F” dell’eccellenza italiana.

Alessandro Giglio ha anche sottolineato l’impegno nell’e-commerce 4.0, un impegno iniziato lo scorso mese di febbraio con il lancio di Ibox, piattaforma di proprietà nata dopo l’acquisizione di Evolve, uno dei princiapali player nel panorama e-commerce nei settori moda, beauty e design. Ibox rappresenta la nuova frontiera dell’Ecommerce 4.0 ed è anche divenuta oggetto di una mostra sul digitale promossa da Giglio Group dal titolo “Ibox, La Nostra Vita 4.0” che sarà aperta al pubblico fino al 26 novembre a Genova presso Palazzo della Meridiana (www.ibox.it).

Uno strumento che coniuga il mondo dei media con quello dell’e-commerce, pensato per i millenials, e che rappresenta una novità già attiva in Cina e negli Usa e che diventerà operativa nel mercato italiano nel 2018. In sostanza, Ibox consente di guardare attraverso un canale video un oggetto dando la possibilità ai telespettatori di diventare contestualmente acquirenti dei prodotti che scorrono sul video.

“La spinta verso il ‘see now-buy now’ è nata con l’intento di superare due debolezze, una che riguarda il mondo dei media, che soffre del calo della raccolta pubblicitaria, l’altra che coinvolge il mondo dell’e-commerce, che sconta, invece, l’alto costo degli investimenti pubblicitari”, sottolinea Alessandro Giglio.

Una spinta che comunque va verso un settore che riporta dati e numeri in crescita a doppia cifra. Basti solo pensare al recente exploit di Alibaba nel ‘Giorno dei single’, global shopping festival che ha consuntivato 25,3 miliardi di dollari di vendite surclassando i 16 miliardi dell’edizione 2016, con il 90% delle transazioni avvenuto attraverso smartphone e il momento di massimo traffico al ritmo di  256 mila acquisti al secondo.

Giglio si muove così verso aree ad alta potenzialità di sviluppo, dopo il prossimo imminente passo che vedrà entro fine 2017 le contrattazioni delle proprie azioni passare dal segmento Aim allo Star di Borsa Italiana.