Mercati – Vecchio Continente senza direzione, petrolio sui massimi di due anni

Intorno alle 12:15 le Borse Europee viaggiano contrastate, con il Ftse Mib di Milano (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%) e il Ftse 100 di Londra (+0,3%) in frazionale rialzo, il Cac 40 di Parigi sostanzialmente invariato e il Dax di Francoforte (-0,4%) in lieve flessione.

Tra le materie prime il petrolio scambia sui massimi degli ultimi due anni, sostenuto dalla diminuzione delle scorte prevista dai dati Api, in attesa di conferme dalle statistiche ufficiali dell’Eia in programma oggi pomeriggio. Wti e Brent quotano rispettivamente 58 e 63,3 dollari al barile, spinti anche dalle prospettive di un’estensione dei tagli da parte dell’Opec nel meeting di fine mese.

Sul Forex l’euro risale lievemente in area 1,175 dollari. Da una parte la moneta unica risente ancora dell’incertezza politica in Germania, dall’altra il biglietto verde sconta i moniti del presidente della Fed, Janet Yellen, contro un incremento dei tassi troppo rapido. Il cambio dollaro/yen arretra a 112,1.

Sul fronte macro, l’agenda di oggi prevede il dato preliminare di novembre sulla fiducia dei consumatori dell’Eurozona, mentre in Usa saranno divulgati in numeri sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione, gli ordini di beni durevoli di ottobre e l’indice di fiducia dell’università del Michigan di novembre.

Vendite sull’obbligazionario dopo i rialzi della seduta precedente. Il rendimento del Btp risale così all’1,785% e resta separato dal Bund da uno spread di 141 punti base.

A Piazza Affari recupera terreno LEONARDO (+2,9%), così come le banche dopo la debolezza della seduta precedente con UBI (+1,6%), UNICREDIT (+1,5%) e INTESA (+0,9%) fra le migliori.

In rialzo anche ENEL (+0,9%) ancora sostenuta dalla presentazione del nuovo piano strategico, TELECOM ITALIA (+1,7% e FINECO (+1,1%).

Dall’altra parte del listino si trovano BUZZI (-1,7%), ITALGAS (-1,3%) e STM (-1,3%).