Fca – Settore sotto pressione, volumi molto contenuti

Mattinata in lettera per il titolo Fca a Piazza Affari che intorno alle 12:00 perde circa il 3% con tutto il settore auto a livello europeo sotto pressione anche se con volumi contenuti.

A far scattare le vendite su Fca oggi potrebbero aver contribuito una serie di fattori che hanno innescato parziali prese di profitto dopo che il titolo, rispetto alla chiusura di ieri, ha guadagnato da inizio anno oltre il 67%, toccando nuovi massimi storici ben oltre quota 15 euro a inizio novembre.

Tra i fattori che potrebbero aver penalizzato le quotazioni del gruppo stamane, in primis vi è il nuovo stop sul fronte della riforma fiscale negli USA, con il voto in Senato rinviato ieri dopo l’emergere di alcuni dubbi circa gli effettivi benefici del progetto.

Il Joint Committe on Taxation, l’organismo congressuale chiamato a calcolare gli effetti dell’imposizione fiscale, ha evidenziato come il taglio alle tasse promosso dall’amministrazione Trump non solo non sarà in grado di finanziarsi da solo attraverso la crescita economica, come sostiene la Casa Bianca, ma creerà un deficit federale aggiuntivo tra 10 anni di oltre mille miliardi di dollari con una crescita addizionale del Pil limitata allo 0,8 per cento.

Nonostante questa nuova battuta d’arresto, però, i media americani sembrano rimanere fiduciosi sull’approvazione della riforma, con un voto al Senato Usa atteso per questa sera.

A ciò si aggiungono le incertezze legate alle possibili sanzioni per il Dieselgate, dopo che negli scorsi giorni il quotidiano Le Monde ha ventilato l’ipotesi di una multa in Francia da 9,6 miliardi di euro ai danni di Fca.

Il Lingotto ha prontamente smentito la cosa, etichettando le accuse provenienti dalla stampa francese come infondate. Certo è comunque che eventuali multe per le presunte violazioni sulle emissioni restano tra le principali fonti di incertezza per la casa di Detroit, soprattutto in Usa, dato che complicherebbero non poco il raggiungimento dell’obiettivo di azzeramento del debito del gruppo entro il prossimo esercizio.

Infine, preoccupa il rallentamento delle vendite negli Stati Uniti, il mercato principale del gruppo che nei primi nove mesi del 2017 ha visto consegne in calo di oltre l’8% rispetto al pari periodo 2016.

Commento:

La riforma fiscale promossa di Trump potrebbe essere un driver di crescita importante per Fca e, nonostante il rinvio del voto di ieri, sembra comunque trapelare un certo ottimismo circa la sua approvazione.

Un taglio alle tasse potrebbe contribuire a dar vigore alla crescita economica Usa, di cui l’automotive, essendo notoriamente un settore ciclico, sarebbe tra i principali beneficiari in un paese che, come detto, rappresenta il mercato principale del gruppo.

Nei prossimi anni si potrebbe assistere dunque a una nuova ripresa delle immatricolazioni in nord America dopo la frenata degli ultimi mesi che, oltre ad essere fisiologica dopo la forte crescita degli scorsi anni, è anche frutto della strategia del gruppo di privilegiare i prodotti a maggior valore aggiunto.

La flessione nelle immatricolazioni, infatti, riflette la scelta di ridurre le vendite alle flotte, segmento a minor reddittività, mentre non sembra aver coinvolto i Suv, grazie anche ai prezzi contenuti della benzina. Una strategia premiante, a giudicare dal miglioramento dei margini, contribuendo a sostenere la generazione di cassa.

Per quanto riguarda la questione del Dieselgate, Fca si è sempre mostrata ottimista circa una soluzione positiva della vicenda, mentre molti analisti ritengono che, qualora dovessero arrivare delle multe, queste sarebbero comunque inferiori alle cifre circolate in prima battuta sulla stampa.

Inoltre bisogna sottolineare che in Europa al momento sembra difficile che si arrivi a una sanzione, dato che non è stata ancora comminata nemmeno a Volkswagen, mentre in Usa la situazione appare ben diversa rispetto a quanto successo al gruppo tedesco, sia per il numero di veicoli coinvolti sia perché, al contrario di Fca, la casa di Wolfsburg si è dichiarata colpevole.