Carige – Cede 1,2 mld di npl e la piattaforma servicing a Credito Fondiario

Carige firma per la cessione del portafoglio da 1,2 miliardi di npl e della piattaforma di servicing a Credito Fondiario, a condizioni migliori delle previsioni. Inoltre, ieri l’istituto ha riconosciuto a un fondo impegnato come subgarante in prima allocazione il diritto di prima offerta su un ulteriore portafoglio di npl da 200 milioni. La banca riesce, quindi, a mettere a posto un nuovo tassello per la conclusione dell’operazione di rafforzamento patrimoniale da un miliardo per riportare in carreggiata l’istituto, appesantito da un carico eccessivo di crediti deteriorati.

Questa mattina Banca Carige ha sottoscritto un accordo vincolante con Credito Fondiario, operatore specializzato nel settore degli investimenti e del servicing di portafogli di crediti deteriorati, per la cessione pro-soluto di un portafoglio di crediti ipotecari e chirografari in sofferenza con un valore nominale lordo al 30 marzo 2017 pari a circa 1,2 miliardi. Il corrispettivo della transazione è pari a 265,7 milioni, corrispondenti ad un prezzo di cessione di circa il 22,1% del valore nominale lordo (GBV), migliorativo rispetto a quello previsto nel piano industriale 2017-2020 approvato il 13 settembre scorso.

La transazione porterà a circa 2,2 miliardi il totale delle cessioni di crediti in sofferenza realizzate da Banca Carige nel secondo semestre dell’anno, a valere sul programma di de-risking incluso nel piano industriale che prevede di raggiungere un totale stock di credito deteriorato pari a circa 3,1 miliardi entro il 2020. Il perfezionamento della transazione è previsto entro fine 2017.

Banca Carige ha inoltre siglato con Credito Fondiario un accordo vincolante per la cessione del ramo d’azienda relativo alla piattaforma di gestione dei crediti deteriorati, unitamente alla sottoscrizione di un contratto di servicing pluriennale.

Il corrispettivo della transazione è pari a 31 milioni e anche in questo caso a una cifra superiore rispetto a quanto previsto nel piano industriale. L’operazione è finalizzata al miglioramento delle performance di recupero crediti, in virtù della partnership industriale con Credito Fondiario che garantirà un innalzamento degli standard qualitativi allineandoli alle best practice di mercato.

Il closing dell’operazione, previsto entro il primo semestre 2018, è soggetto all’approvazione delle autorità regolamentari.

Visto che è stato raggiunto l’accordo nei tempi previsti, resta in essere il contratto di sub-garanzia di prima allocazione di Equita Sim e Credito Fondiario. Secondo indiscrezioni, Credito Fondiario si sarebbe impegnato a sottoscrivere una cifra di circa 30 milioni dell’aumento.

Entrambe le operazioni giungono al termine di un processo competitivo che ha visto la partecipazione di oltre 30 investitori nazionali e internazionali.

Banca Carige ha comunicato, inoltre, che ieri ha trovato un accordo con uno dei subgaranti di prima allocazione al quale la banca ha riconosciuto un diritto di prima offerta su un portafoglio di npl eventualmente oggetto di cessione per un valore lordo di circa 200 milioni. Anche in questo caso rimane quindi valido l’impegno del soggetto a sottoscrivere le azioni.