Mercati – Londra unico segno meno appesantita dalle incertezze sulla Brexit

Le Borse europee proseguono la seduta con un’intonazione positiva, ma senza sussulti dopo i cali generalizzati di ieri. L’apertura poco mossa di Wall Street ha influenzato l’andamento delle principali Piazze del Vecchio Continente che hanno raggiunto i massimi intraday. Intorno alle 16:00 l’Ibex 35 di Madrid e il Ftse Mib di Milano aprono la fila con un rialzo dello 0,4%, seguiti dal Dax di Francoforte (+0,2%). Sulla parità il Cac 40 di Parigi, mentre il Ftse 100 di Londra cede lo 0,3% appesantito dalle incertezze sulla Brexit.

Sul Forex la sterlina è sotto pressione anche oggi e scambia sotto 1,34 dollari e con il cambio con la moneta unica in area 0,88. Londra ha 48 ore per accettare un accordo con l’Ue per il conto del divorzio e altri dettagli: in caso contrario i negoziati verranno congelati sul nascere. I trader temono che non ci saranno progressi prima di Natale. Le tensioni sono salite dopo che Michael Barnier, il capo Ue dei negoziati sulla Brexit, ha detto che Londra deve approvare un testo entro venerdì notte altrimenti i colloqui non possono proseguire.

Per quanto riguarda l’agenda macroeconomica di oggi, l’Istat ha segnalato che il tasso di disoccupazione in Italia nel terzo trimestre è rimasto fermo all’11,2% su base sequenziale, mentre su base annua il tasso di disoccupazione è diminuito di 0,4 punti.

Inoltre, secondo quanto rilevato dall’Eurostat, il Pil dell’Eurozona è salito dello 0,6% nel terzo trimestre rispetto al precedente, mentre la variazione annua si pone al +2,6%, leggermente sopra al consensus (+2,5% a/a).

Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano rimane poco mosso all’1,7%, separato da un differenziale con il Bund tedesco in lieve calo a 139 punti base.

Tornando a Piazza Affari, ben intonati i bancari, con BPER (+2,7%) in vetta al listino spinta dalle parole dell’Ad Alessandro Vandelli che, in un’intervista, ha annunciato una manovra di de-risking da 4 miliardi per ridurre la propria esposizione nei crediti deteriorati. La performance beneficia anche della conferma del giudizio “Outperform” da parte di Mediobanca e di Exane Paribas.

Proseguono gli acquisti su TELECOM ITALIA (+2%) e FINECO (+1,2%), la cui raccolta netta a novembre è stata del 34% superiore rispetto al 2016.

Tra gli energetici, ENEL (+0,2%) è favorita dal giudizio positivo dell’agenzia Standard & Poor’s, che ieri ha aumentato il rating a lungo termine a BBB+ dal precedente BBB, confermando il rating a breve termine di A-2 con un outlook stabile.

Sulla stessa scia ITALGAS (+0,1%) dopo che l’intervenuto di questa mattina di Kepler Cheuvreux, che ha confermato il target price ma abbassando la raccomandazione da ‘buy’ a ‘hold’.

Frenano CNH (-1,4%), YNAP (-1,6%) e SAIPEM (-0,4%), quest’ultima penalizzata in parte dal progresso delle quotazioni del petrolio in scia alle scorte di greggio Usa in contrazione.