Mercati Usa – Prevista partenza positiva dopo il job report

I futures sull’azionario statunitense scambiano in frazionale rialzo, preannunciando una partenza positiva per Wall Street dopo il job report di novembre. I derivati su S&P 500 e Dow Jones guadagnano circa lo 0,2-0,3% mentre il future sul Nasdaq avanza dello 0,6 per cento.

A novembre il settore non agricolo ha prodotto 225 mila nuovi impieghi, a fronte dei 195 mila attesi, mentre la rilevazione di ottobre è stata rivista al ribasso da 261 a 244 mila. Stabile il tasso di disoccupazione al 4,1% mentre la variazione dei salari medi orari è risultata lievemente inferiore al consensus (+0,2% contro il +0,3% previsto).

Dati che verranno analizzati attentamente dalla Fed per cominciare a studiare la politica monetaria da attuare nel 2018, mentre per quanto riguarda la riunione di settimana prossima non sembra in dubbio l’approvazione del terzo rialzo dei tassi di interesse nel 2017.

I listini beneficiano anche del rinvio di due settimane dello “shutdown”, la chiusura della macchina governativa in assenza dell’approvazione del budget federale per il prossimo anno. Inoltre ieri Trump ha comunicato che ad inizio anno svelerà il suo piano di infrastrutture per il 2018. Intanto il dollaro lima i rialzi nei confronti delle principali valute, con il cambio EUR/USD a 1,176 e la coppia USD/JPY in area 113,3.

Nel pomeriggio sono attesi anche i numeri di ottobre sulle scorte all’ingrosso, mentre nella notte sono giunte indicazioni positive dalle statistiche sul commercio cinese.

Tornando all’azionario, attenzione alle banche europee quotate a Wall Street, dopo la firma del nuovo accordo di Basilea. Crolla nel premarket American Outdoor Brands (-16%) dopo che Smith & Wesson, il suo marchio produttore di armi, ha diffuso stime deludenti sull’utile.

In rialzo Alexion Pharmaceuticals (+8%) sulle indiscrezioni secondo cui l’hedge fund Elliott Management avrebbe chiesto alla società di intraprendere iniziative per aumentare il prezzo delle azioni, inclusa una possibile cessione.

In lieve progresso Western Digital (+2%), che settimana prossima dovrebbe risolvere la controversia con Toshiba legata alla cessione da parte della giapponese della chip unit per 18 miliardi di dollari.