Aim – Spiccano Modelleria Brambilla (+3,9%) e Safe Bag (+3,5%)

Nella settimana dal 4 all’8 dicembre il Ftse Mib ha registrato un progresso del 3% a 22.774 punti. In sostanziale parità invece il Ftse Aim Italia, al di sopra del London Ftse Aim 100 (-0,4%) e del Ftse Aim All Share (-0,5%). In calo il volume dei titoli mediamente scambiati a seduta, che si è attestato a 2.988.554 azioni trattate.

Settimana positiva per Modelleria Brambilla, che ha segnato un progresso del 3,9%. Si ricorda che il prossimo 14 e 15 dicembre la società riunisce i soci per deliberare l’aumento di capitale sociale riservato a Co.Stamp, nell’ambito dell’operazione di Reverse Take-Over relativo all’integrazione tra le due società.

Ottava positiva anche per Safe Bag, che ha registrato un rialzo del 3,5%. La società, attiva nei servizi di protezione e rintracciamento bagagli per i passeggeri aeroportuali, ha comunicato di aver vinto la gara per la fornitura di servizi per i viaggiatori presso l’aeroporto internazionale di Lima “Jorge Chavèz”, in Perù. Il contratto prevede l’inizio delle attività in 4 aree dove, dal prossimo mese di febbraio e per una durata minima di 5 anni, saranno attivati 4 punti vendita. Lo scalo di Lima “Jorge Chavèz” è il primo scalo del Perù, nonché il sesto aeroporto più trafficato del Sud America con oltre 19 milioni di passeggeri registrati nel 2016.

In rialzo anche BioDue, che ha elevato la quotazione del 3% a 5,60 euro. Si ricorda che di recente Twice Research ha confermato la valutazione sul titolo e il fair value a 7,11 euro, in scia alla comunicazione degli accordi vincolanti siglati da BioDue con Labomar e Previfarma e in attesa di un nuovo piano industriale.

Acquisti anche su Bio-On, in rialzo del 2,5%. La società ha annunciato di essere entrata lo scorso 1 dicembre, nell’indice MSCI World Small Cap. Indice, quest’ultimo, compilato da Morgan Stanley rappresentativo di 4.263 aziende provenienti da 23 paesi sviluppati e delle quali il 55,44% proviene dagli Usa, il 12,32% dal Giappone e il 7,42% dalla Gran Bretagna. Il settore maggiormente rappresentato è quello industriale con il 18,22%, seguito dall’Information Technology (14,49%) e dal settore finanziario (13,6%). Nel corso degli ultimi anni tale indicatore ha evidenziato un ritorno annualizzato del 10,8% in un orizzonte triennale, del 13,81% nei cinque anni e del 6,73% in dieci anni.

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