Impiantistica – Listino in perfetta parità, Fincantieri sui massimi di sempre

La settimana appena conclusa non lascia il segno per il settore dell’impiantistica. L’indice di settore chiude in perfetta parità, insensibile al movimento al rialzo del Ftse Mib che termina con un più tre per cento quasi interamente capitalizzato nelle due ultime sessioni, caratterizzate da un’operatività ridotta per il lungo ponte dell’Immacolata. L’Eurostoxx Prodotti e Servizi Industriali si ferma a metà strada e avanza di un più modesto 1,4.

Chiude la settimana in positivo Leonardo Finmeccanica. Il progresso di un modesto 0,7% non impressiona, ma se si guarda a ritroso e si pensa che il campione italiano della difesa ha lasciato sul campo in un mese quasi un terzo del proprio valore va accolto con soddisfazione. Le notizie positive sugli ordini di sistemi di puntamento, sulle ricadute che deriveranno in futuro dalla collaborazione tra Fincantieri e Naval Group hanno sicuramente contribuito a limitare le pressioni in vendita sul titolo.

Prysmian, fresca dell’annuncio dell’acquisizione di General Cable che porterà il Gruppo alla leadership indiscussa con dimensioni addirittura doppie rispetto al secondo operatore di settore, sconta ancora il prezzo dell’operazione e il probabile aumento di capitale di 500 milioni che la società andrà a proporre ai suoi azionisti nella seconda parte del 2018. La ratio del “big deal” è stata ampiamente illustrata al mercato dall’ad, apprezzata dagli analisti societari, ma richiederà forse tempi più lunghi per essere pienamente metabolizzata. Il titolo chiude infatti la settimana con un -3,9%.

Tra le Mid spicca ancora una volta la performance di Fincantieri (+8,2%). Il gruppo di Monfalcone aggiorna i massimi di sempre e continua indefessamente a consegnare notizie positive al mercato sui successi e l’apprezzamento della tecnologia e qualità dei cantieri fiore all’occhiello della nostra industria navale.

Salini Impregilo chiude venerdì accumulando un importante 2,5% sui cinque giorni e anche Danieli riporta una performance positiva dell’1,8%.

In fondo alla lista, si ritrovano Trevi e Astaldi, sostanzialmente invariate da un venerdì con l’altro (+0,3 la prima, – 0,4%), ma il cui dato nasconde una più consistente volatilità nel periodo osservato ed infine Ansaldo STS, il cui -0,6% viceversa è significativo della grande staticità degli scambi da un mese a questa parte.