Oil & Gas – Il rialzo del greggio spinge i titoli del settore

Il settore Oil & Gas di Milano sale dell’1,2% a fronte di un Ftse Mib che oscilla attorno la parità senza una direzione precisa nel clima attendista che contraddistingue in senso generale tutte le piazze finanziarie principali ormai condizionate dal clima di fine anno camuffato dall’attenzione sull’ultima riunione del Fomc del 2017 e della BCE immediatamente a seguire. Salgono di oltre due punti percentuali Tenaris e Saipem ed anche ENI capitalizza un rialzo superiore al punto.

Alla base di questo movimento vi è sicuramente al ripresa delle quotazione del greggio tanto maggiore sulla qualità Brent, vero punto di riferimento per il mercato europeo, quanto comunque rilevante per il WTI (West Texas Intermediate).

Come si vede dal grafico qui riportato, entrambi i contratti futures sul barile quotano in “backwardation” (termine tecnico che si potrebbe provare a tradurre “a rovescio”) che sta ad indicare la situazione – anomala – per cui la curva dei prezzi per consegna dei contratti mostra prezzi più alti sulla scadenze più vicine. Anomalia perché la regola vorrebbe che, considerati i tassi positivi sul dollaro e i costi di stoccaggio tipici delle commodities, questa curva avesse un’inclinazione positiva.

E’ quindi chiaro che si è in presenza di una domanda per consegne immediate molto forte la cui natura può nascere tanto da esigenze di consumo quanto di natura finanziaria, ma il cui effetto, qualunque la causa dominante, si riverbera sui titoli comunque legati all’andamento della materia prima.