Utility – Lieve ribasso per il settore (-0,3%), in rialzo solo le Small Cap

Un’altra seduta conclusa con il segno meno davanti per il Ftse Italia Servizi Pubblici (-0,3%) nella giornata in cui l’esplosione della stazione di compressione gas a Baumgarten, alla frontiera tra Austria e Slovacchia, ha avuto pesanti ripercussioni sugli scambi presso il Punto di scambio virtuale (Psv) e sul mercato elettrico all’ingrosso in Italia. Le quotazioni del gas presso il Psv hanno chiuso a 75 €/MWh, rispetto a 23,8 €/MWh di ieri e il Prezzo unico nazionale ha raggiunto il valore medio di 111 €/MWh, rispetto ai 74 €/MWh di ieri.

L’incremento dei prezzi del gas e dell’elettricità non ha quindi favorito il paniere dei titoli tricolori del settore utility e delle rinnovabili, che anche ieri ha portato a casa una performance giornaliera peggiore sia rispetto a quella del principale paniere del listino milanese, cioè del Ftse Mib (+0,2%), sia a quella dello Stoxx Europe 600 Utilities (+0,4%). A zavorrare il Ftse Italia Servizi Pubblici il buon rialzo dei rendimenti sui governativi europei, e in particolare sui titoli di Stato italiani lungo tutta la curva dei tassi.

Nel segmento delle Big Cap e in quello delle Mid Cap, nessun titolo ha registrato una variazione giornaliera positiva delle quotazioni mentre tra le società a minore capitalizzazione, cioè le Small Cap, è necessario sottolineare l’exploit borsistico di K.R. Energy (+31,1%) e il gran balzo di Falck Renewables (+6,1%). Nel primo caso ad alimentare gli acquisti l’annuncio di ieri mattina relativo a due nuove linee di credito per complessivi 29 milioni di euro. Una linea è prevista quale anticipo a favore di FIB sulle agevolazioni a titolo di contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato previste da Invitalia a valere sull’Accordo di Sviluppo sottoscritto in data 11 agosto 2017 e già comunicato al mercato. Un’altra linea, invece, prevista a copertura del piano di investimenti relativi al programma di sviluppo denominato “Progetto Litio” per i quali la controllante Industrial il 19 novembre 2016, in qualità di finanziatore, e la partecipata Seri Industrial, in qualità di beneficiario, hanno sottoscritto un contratto di finanziamento attraverso il quale Industrial si è impegnata a concedere a Seri Industrial un finanziamento per un importo massimo di 40 milioni a supporto del progetto.

Nel caso di Falck Renewables, il forte rialzo di ieri è legato all’accoglienza positiva che gli investitori hanno voluto riservare al nuovo piano industriale relativo al periodo 2017-2021 che è stato presentato ieri a Milano. In particolare, il gruppo di Sesto San Giovanni ha fornito anche una nuova guidance per l’esercizio in corso e per il 2018, con numeri migliori rispetto a quelli del Consensus. Nel dettaglio, l’Ebitda atteso dal management di Falck Renewables nel 2017 è pari a 147 milioni rispetto una previsione media di 136 milioni mentre l’indicazione per il 2018 è pari a 148 milioni rispetto a un Consensus di 143 milioni. Le tre priorità strategiche del nuovo business plan sono: aumento della capacità installata a 1.375 MW rispetto ai 1.303 MW previsti dal piano presentato lo scorso anno; espansione nell’attività nei servizi con un Ebitda atteso nel 2021 di circa 8 milioni; redditività e flessibilità finanziaria.