Mercati Usa – Pausa di consolidamento

Giornata negativa per tutti e quattro gli indici principali appesantiti dalla seduta europea, dall’aumento dei tassi di interesse cinesi e dalla riunione della BCE.

Nulla di preoccupante in quanto Dow Jones, S&P500 e Nasdaq calano solo di tre decimi di punto percentuale, mentre il Russell 2000 si inabissa del 1,1%. In ripresa, invece, il VIX che guadagna tre punti percentuali e sale a 10,50 punti.

In after hours andamenti divergenti per Oracle e Adobe, due giganti del software sia domestico che mondiale che battono entrambe le attese sia di fatturato sia di utile. La prima perde inizialmente fino a quattro punti percentuali per poi dimezzare la discesa, mentre la seconda né guadagna uno e mezzo.

Ancora qualche incertezza sull’armonizzazione della riforma fiscale tra Camera e Senato è stata sufficiente per provocare un minimo arretramento dei listini, non compensato dal buon andamento delle vendite al dettaglio a novembre.

Nello specifico, dodici delle tredici categorie merceologiche misurate hanno registrato un andamento positivo, mentre nel complesso l’incremento è pari al 6,3% rispetto allo stesso mese del precedente anno.

Il dollaro risale al di sotto di 1,18 rispetto all’euro, mentre Bitcoin si stabilizza per la seconda seduta consecutiva intorno ai 16.500 dollari.

Toniche anche tutte le principali materie prime dal petrolio, che avanza di un punto percentuale, ai metalli preziosi che salgono invece di una frazione di punto ma per la terza seduta consecutiva.