Moda – Settore in calo nell’ultima ottava ma cresce Tod’s (+2%)

Il Ftse Mib di Milano ha chiuso l’ultima ottava in calo del 3%, sottoperformando le altre principali piazze europee, con il Dax a -0,4%, l’Ibex 35 a -1,7%, il Cac a -0,9% e il Ftse 100 a +1,3 per cento.

Il Ftse Italia Moda ha terminato l’ultima ottava in negativo a -2,1%, sottoperformando l’equivalente indice europeo che ha perso l’1,2 per cento.

La big Luxottica ha segnato una contrazione dell’1,9% nonostante l’annuncio del rinnovo dell’accordo di licenza con Tiffany & Co per la progettazione, produzione e distribuzione in esclusiva a livello globale di montature da vista e occhiali da sole.

Ferragamo ha registrato la peggior performance del segmento con un calo settimanale del 9,3%, dopo i downgrade di Hsbc, da buy a hold, e di Banca Akors, da accumulate a neutral. Entrambe hanno anche abbassato i taget price: Hsbc da 29 a 24 euro e Banca Akros da 24,7 a 23 euro.

Tra le mid, unica in positivo è Tod’s, salita del 2%, dopo il miglioramento della raccomandazione da underperform a outperform da parte di MainFirst, che ha anche alzato il target price da 50 a 70 euro, con un potenziale upside di circa il 14 per cento.

Anche Ovs (-4% w/w) ha subito una revisione da parte degli analisti di Credit Suisse che hanno abbassato il target price di a 6,4 euro rispetto ai precedenti 7 euro, mantenendo la raccomandazione Neutral. Si ricorda inoltre che hanno influito sul titolo anche i risultati dei primi nove mesi dell’esercizio 2017/2018, che hanno evidenziato ricavi consolidati in crescita del 14% a 1.124,3 milioni.

In negativo anche Cucinelli che ha lasciato sul mercato il 3,7%, dopo il downgrade di Exane Bnp Paribas che ha tagliato il giudizio a Underperform dal precedente Neutral.

Settimana negativa anche per la maggior parte delle società a bassa capitalizzazione, ad eccezione di Caleffi (+0,9%), Zucchi (+0,8%) e Stefanel (+0,6%).

Si ricorda che  il Cda di Caleffi (-0,5%) ha reso noto a mercati chiusi i principali indicatori relativi ai primi 9 mesi del 2017, evidenziando ricavi netti consolidati in crescita del 2,9% a 41,6 milioni.

Tra le peggiorni Safilo (-4,7%), Ratti (-4,5%) e Aeffe (-3,3%).