Avvio di settimana in ordine sparso per le borse asiatiche nonostante la chiusura positiva, lo scorso venerdì, di Wall Street dopo che il presidente Trump si è detto fiducioso sull’approvazione della riforma fiscale in questa settimana.
In Giappone il Nikkei (+1,5%) inizia l’ottava in rialzo, attestandosi a 22.901,77 punti grazie alla buona performance dei titoli finanziari e di quelli legati all’export, avvicinandosi ai massimi da 25 anni toccato lo scorso novembre. In crescita anche l’indice generale Topix (+1,4%) a 1.817,90 punti. I listini nipponici sono sostenuti anche dalla leggera risalita del dollaro sullo yen, con il cambio che si fissa a 112,7. Sul fronte macro, le esportazioni, a novembre, sono cresciute del 16,2% annuo (+14,6% le stime e + 14% la rilevazione precedente), mentre le importazioni sono aumentate del 17,2% rispetto all’anno precedente (+18% il consensus e +18,9% il dato di ottobre). Il saldo della bilancia commerciale è salito a 113 miliardi di yen (-55 miliardi le stime e 285 miliardi il dato precedente).
Contrastata la piazza cinese, dove prevalgono le vendite su Shanghai (-0,1%) e Shenzhen (-0,7%), mentre guadagna la borsa di Hong Kong (+0,9%). Sul fronte macro, i prezzi delle abitazioni, a novembre, si sono incrementati del 5,1% (+5,4% il dato di ottobre). Sul fronte politico, oggi inizierà la tre giorni del Central Economic Work, in cui i leader del partito comunista discuteranno di politica economica. Il target di crescita del Pil potrebbe essere ridotto al 6% dall’attuale 6,5%, anche a causa delle restrizioni regolamentari introdotte per ridurre il livello di indebitamento del Paese.
Sidney (+0,7%) ha chiuso in moderato progresso. Sulle altre piazze, dove sono ancora aperte le contrattazioni, positive Taipei (+0,1%), Bangkok (+0,2%) e Mumbai (+0,8%) dove il partito dell’attuale premier Narendra Modi ha vinto le elezioni nello Stato del Gujarat, sua zona d’origine. Cedono la borsa neozelandese (-0,2%), Kuala Lumpur (-0,2%), Singapore (-0,1%) e Jakarta (-0,5%). Sulla parità Seul.
L’indice Msci Asia Pacific, alle 08:10 ora italiana, guadagna lo 0,2%, mentre l’oro risale 1.253,6 dollari l’oncia.