Mercati – Madrid la peggiore dopo voto Catalogna, a Milano giù banche e utilities

Mattinata debole per le Borse europee nell’ultima seduta prenatalizia e all’indomani delle elezioni in Catalogna. Intorno a mezzogiorno proprio Madrid è ancora la Piazza peggiore, con l’Ibex 35 in calo dell’1,2%, mentre il Dax di Francoforte (-0,3%), il Ftse Mib di Milano (-0,5%) e il Cac 40 di Parigi (-0,5%) limitano i danni. A Londra, dove le contrattazioni chiudono anticipatamente alle 12:30, il Ftse 100 scambia invariato.

Dalle urne catalane è uscito un quadro di profonda incertezza, con la maggioranza in mano alle tre forze indipendentiste (con 70 seggi su 135 totali) nonostante il primo partito sia quelli degli unionisti di Ciudadanos (37 seggi). Senza dimenticare che il leader della lista più votata, Carles Puigdemont, non può far ritorno in Spagna poiché verrebbe arrestato.

Il voto nella regione spagnola ha messo in secondo piano anche alcuni dati macro positivi, tra cui il Pil francese lievemente sopra le attese, mentre la crescita economica del Regno Unito ha confermato le stime preliminari nel terzo trimestre. In Italia la fiducia dei consumatori nel mese di dicembre supera le previsioni degli analisti, mentre nel pomeriggio sono in programma i dati statunitensi su reddito e spesa personali e ordini di beni durevoli.

L’euro, appesantito dall’esito delle elezioni catalane, scambia a 1,185 dollari mentre il cambio fra biglietto verde e yen è sostanzialmente invariato a quota 113,4.

Tra le materie prime l’oro viaggia in area 1.269 dollari l’oncia mentre il petrolio consolida i guadagni delle scorse sedute. Wti e Brent quotano rispettivamente a 58,2 e 64,8 dollari al barile, ancora sorretti dalla discesa delle scorte statunitensi di greggio ai minimi da più di due anni.

Sull’obbligazionario risalgono i rendimenti dei Paesi periferici, con il Btp in rialzo di 4 bp a 1,93 per cento. Stessa variazione per i Bonos spagnoli mentre il tasso sui titoli portoghesi avanza di oltre 8 punti percentuali. Lo spread Btp-Bund si dilata a 151 punti base, quello fra Bonos e il benchmark tedesco a oltre 106 punti base.

A Piazza Affari il Ftse Mib è penalizzato in particolare dai bancari INTESA (-1%), UNICREDIT (-1,1%) e BPER (-1,2%), oltre che dalle utilities con ENEL a -0,8%, ITALGAS a -1,1% e A2A a -1,3 per cento.

Positive, invece, RECORDATI (+1,4%), TENARIS (+0,3%) e MEDIASET (+0,2%), che si è aggiudicata i diritti dei Mondiali di Russia 2018. Resiste POSTE ITALIANE (-0,2%), che ha siglato un accordo vincolante con Anima per la gestione di attivi sottostanti a prodotti assicurativi di Ramo I di Poste Vita (oltre 70 miliardi di euro). Il valore dell’operazione è di 120 milioni.