Le interrelazioni tra mercato monetario e mercato azionario

Mentre i mercati azionari mondiali sembrano in preda all’euforia, i tassi d’interesse stanno cominciando un movimento, nemmeno più tanto sottotraccia, che potrebbe cambiare in maniera radicale lo scenario di riferimento.

Il T-bond, titolo decennale americano, si sta riportando vicino ai massimi relativi del 2014. In Europa il rendimento del Bund, titolo decennale tedesco, è risalito fino a 0,54% e trascina con sé al rialzo tutti i Paesi dell’area.

Il punto è quindi capire se quanto vediamo è il principio di un’inversione nel trend o semplicemente un movimento transitorio destinato ad esaurirsi, perché le conseguenze sarebbero notevolmente differenti in un caso rispetto all’altro.

Concentrandosi sulle conseguenze sul mercato azionario, vale la pena ricordare come e perché il livello dei tassi d’interesse influenzi il corso dei titoli. Il prezzo di un’azione, semplificando all’estremo, è il valore scontato degli utili futuri (previsti) ad un tasso che prende a riferimento il tasso d’interesse a zero rischio (tipicamente il tasso del titolo governativo a dieci anni) maggiorato del premio specifico connesso alla volatilità dell’azienda, del settore di appartenenza e dei mercati in cui opera.

Considerato che quanto vediamo sono direttamente i prezzi delle azioni, vale a dire il risultato implicito del meccanismo sopra descritto, è chiaro che l’aumento dei corsi, per esempio, può originare sostanzialmente da tre fenomeni distinti: l’aumento nella crescita attesa degli utili, la discesa del tasso a rischio zero, la riduzione del premio per il rischio. Questi tre distinti fattori possono operare congiuntamente o disgiuntamente, in maniera sincronica o asincrona. Ciò significa quindi che se la crescita attesa degli utili aumenta maggiormente del rialzo, per esempio, del premio al rischio, a parità di tasso a zero rischio, il risultato finale sarà un aumento del corso dell’azione e viceversa.

Ora, per giungere a una conclusione, se i tassi dei titoli decennali a rischio zero crescono, a parità degli altri due fattori i corsi azionari dovrebbero scendere ma, poiché assistiamo all’esatto opposto, sembra che o il mercato ha rivisto sostanzialmente al rialzo le revisioni di crescita della redditività aziendale o ha deciso di accettare un premio al rischio inferiore a quanto richiesto fino ad oggi o, ancora, un mix di entrambe le cose.