Acea – Con Open Fiber per investire 375 milioni in fibra ottica a Roma

Questa mattina i vertici della multi-utility capitolina e quella del gruppo controllato congiuntamente da Enel e da Cassa Depositi e Prestiti hanno annunciato di aver siglato oggi un’intesa per lo sviluppo di una rete di comunicazione a banda ultra larga nella città di Roma.

Il progetto prevede la realizzazione di un’infrastruttura in fibra ottica di ultima generazione destinata a offrire connettività ultraveloce agli abitanti della Capitale nell’arco dei prossimi cinque anni. La rete abiliterà una serie di servizi nel campo della cultura, della sanità, del sociale e dello sviluppo delle imprese e della Pubblica Amministrazione, anche attraverso la realizzazione di nuove applicazioni per le telecomunicazioni e il telecontrollo delle reti elettriche, e idriche.

A tal fine, Acea renderà disponibili a Open Fiber le proprie infrastrutture per la posa della fibra ottica, minimizzando così l’impatto dei lavori in città. L’investimento complessivo sarà di circa 375 milioni di euro e coprirà il piano dei lavori che verrà realizzato nei prossimi cinque anni. Di questi, circa 350 milioni saranno sostenuti da Open Fiber, mentre i restanti 25 milioni, già previsti nel piano industriale 2018-2022, saranno stanziati dalla ex-municipalizzata romana.

Tale attività consentirà al gruppo guidato da Stefano Donnarumma anche lo sviluppo di 200 milioni di Capex – ricompresi nei 3,1 miliardi di investimenti complessivi inseriti nel Piano Industriale – in innovazione tecnologica, specificamente dedicati alla gestione delle reti.

Il piano complessivo di Open Fiber, che coinvolgerà circa 1,2 milioni di unità immobiliari, consentirà ai cittadini romani di beneficiare di una velocità di connessione pari a 1 Gigabit al secondo, che rivoluzionerà la capacità digitale non solo delle utenze domestiche ma anche delle aziende e della Pubblica Amministrazione. Grazie alla tecnologia Fiber To The Home, il gruppo guidato da Elisabetta Ripa garantirà una qualità di connessione non raggiungibile con le tecnologie attualmente in uso.