Enel – L’Authority spagnola per i mercati spinge per taglio tariffe di distribuzione

La Comisión Nacional de los Mercados y la Competencia (CNMC), cioè l’organismo pubblico che promuove e difende il corretto funzionamento dei mercati, nell’interesse dei consumatori e delle imprese, ha pubblicato un documento intitolato “analisi finanziaria delle principali società di distribuzione elettrica in Spagna nel periodo 2013-2016”.

Dallo studio della CNMC emerge che negli anni sotto osservazione i costi operativi di queste aziende sono diminuiti complessivamente del 15,5%, a fronte di un aumento dei ricavi del 4,9%, spingendo così al rialzo i profitti. Il ritorno sul capitale investito (ROIC) è così lievitato nel 2016 all’8,2% dal 6,6% del 2013 e il ritorno sul patrimonio netto (ROE), sempre nel 2016, è stato mediamente pari al 12,3% dall’8,8% del 2016.

L’Autorità spagnola per la concorrenza e i mercati, indipendente dal governo di Madrid ma soggetta al controllo del parlamento nazionale, considera quindi necessaria la revisione al ribasso delle tariffe regolate nella distribuzione di energia elettrica a partire dal primo gennaio del 2020, giorno in cui inizierà il nuovo periodo di regolazione del settore, per riflettere i minori costi dei gruppi attivi nel settore. Ricordiamo che tra il 2015 e il 2020 il tasso di remunerazione nella distribuzione di elettricità è pari al 6,5 per cento.

Un’eventuale intervento su queste tariffe dovrà essere comunque deciso dall’esecutivo spagnolo, in particolare dal Ministero dell’Energia, nel corso del 2019 e consentirebbe di ridurre la bolletta elettrica complessiva alla luce del peso dell’attività di distribuzione di elettricità, circa il 30%, sui costi regolati complessivi del sistema.

L’unico gruppo italiano quotato a piazza Affari che potrebbe essere esposto a un intervento del governo di Madrid nel settore in esame è Enel, attraverso la controllata Endesa. In ogni caso, l’impatto sul conto economico consolidato del gruppo guidato da Francesco Starace sarebbe molto limitato, dato che un’ipotetica riduzione del 10% del margine operativo lordo del business della distribuzione elettrica in Spagna implicherebbe una contrazione di circa l’1% dell’Ebitda consolidato di Enel.