Bim – Potrebbe restare quotata e consolidare altre realtà del private banking

Banca Intermobiliare (Bim), il cui pacchetto di maggioranza è stato acquistato dal fondo britannico Attestor lo scorso 24 ottobre 2017, potrebbe restare quotata a Piazza Affari. Inoltre, potrebbe consolidare altre società indipendenti attive nel private banking.

Secondo rumor di stampa, sarebbe questa la strategia che ha in mente il nuovo azionista di maggioranza della banca torinese.

Dal punto di vista finanziario, l’operazione presenta ancora delle incognite. Il prezzo d’acquisto concordato dal fondo Attestor con i commissari liquidatori per rilevare la quota di controllo è pari a 0,22411 euro per azione. Successivamente al closing, previsto entro il 30 aprile 2018 dopo il via libera di Bankitalia e della Bce, Attestor sarà tenuta a lanciare un’offerta pubblica di acquisto obbligatoria sulla totalità delle azioni Bim allo stesso prezzo. Tuttavia, dato che l’attuale prezzo di Borsa, pari a circa 0,61 euro, è nettamente superiore al prezzo dell’opa, è probabile che l’offerta non raccolga molte adesioni. Un fatto che rispecchia la linea strategica dell’attuale nuovo socio di maggioranza che sarebbe orientato a mantenere il titolo quotato sul listino milanese.

Dal lato industriale, invece, il fondo Attestor sembra avere in mente una linea precisa. A fine 2017, i rappresentati del gruppo britannico avevano inviato una missiva ai private banker di Bim, rassicurandoli sul fatto che l’obiettivo è il rilancio della banca, sfruttando anche la propria expertise nel settore dopo le acquisizioni dell’islandese Arion Bank e dell’austriaca Kommunalkredit, puntando a rilevare altre piccole realtà attive nel private banking.

Intorno alle 10:30 il titolo è flat a 0,61 euro. Da inizio anno il titolo ha guadagnato il 28,5%, dopo che aveva lasciato sul terreno oltre il 65% nell’intero 2017 a causa delle incertezze legate all’esito della vendita della quota di maggioranza.