Continua a correre il titolo a Piazza Affari, poco dopo le 11:00 un +1,2% in area 19,4 euro rispetto al +0,7% del Ftse Mib, riavvicinandosi al record toccato lo scorso 12 gennaio a un passo da quota 20 euro. Le azioni del gruppo hanno così quasi interamente ricucito lo scivolone di oltre il 4% della seduta di martedì, innescato dalle parole dell’Ad Sergio Marchionne sulla non necessità di una fusione con un altro automaker.
A sostenere la performance odierna contribuisce il re-rating da parte di Exane, che si aggiunge alla lista di broker che hanno rivisto il proprio giudizio su Fca nell’ultimo periodo. La banca d’affari francese, infatti, ha migliorato la raccomandazione sul titolo da ‘underperform’ a ‘neutral’ e alzato il target price da 12,40 a 19,80 euro, pari a un upside di circa il 3,3% rispetto al prezzo di chiusura di ieri.
Tra gli altri, a inizio settimana era stata Equita ad alzare il prezzo obiettivo a 18,2 euro, confermando il giudizio ‘hold’, mentre la scorsa ottava sul titolo erano intervenute alcune banche d’affari americane.
In particolare, JP Morgan aveva migliorato il rating da ‘neutral’ a ‘overweight’ con target price passato da 14,64 a 21 euro, mentre Morgan Stanley aveva dichiarato di vedere Fca, nello scenario migliore, a 30 euro.
Una valutazione che si avvicina a quella di Goldman Sachs, la più alta tra quella dei diversi analisti, che lo scorso dicembre aveva confermato la raccomandazione d’acquisto e migliorato il target price a 29,6 euro dai precedenti 25,5 euro, sottolineando come le azioni del gruppo siano ancora nettamente a sconto sui multipli 2018 di General Motors e Ford.
Secondo i dati raccolti da Bloomberg, Fca colleziona 12 giudizi ‘buy’, 11 ‘hold’ e 5 ‘sell’, con un prezzo obiettivo medio a 12 mesi fissato a 16,6 euro.
