Mercati – Partenza debole, a Milano in rialzo Mediaset

Apertura incerta per le borse europee, con lo shutdown del Governo federale che tiene banco in Usa. Intorno alle 9:15, a Milano il Ftse Mib cede lo 0,4% in area 23.670 punti, penalizzato in particolare dallo stacco dell’acconto del dividendo da parte di Enel e Snam. In lieve ribasso anche il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%), mentre scambia in lieve territorio positivo l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%). Sulla parità il Dax di Francoforte.

Nel pomeriggio di oggi è atteso un nuovo voto negli Stati Uniti per cercare di mettere fine al parziale blocco delle attività pubbliche, scattato alla mezzanotte di sabato scorso dopo il mancato accordo sul bilancio federale.

Incertezze che avevano pesato venerdì sul dollaro, stamane poco mosso nei confronti dell’euro (EUR/USD a 1,224) con la moneta unica favorita dall’avvicinarsi della formazione della coalizione di governo in Germania dopo l’ok del partito socialdemocratico di Martin Schulz alle trattative con Angela Merkel.

Gli operatori restano però cauti in attesa della riunione dell’Eurogruppo prevista per questo pomeriggio e, soprattutto, in vista della prima riunione del 2018 della Bce giovedì prossimo. Sempre in tema banche centrali, stamane è iniziato il meeting della Bank of Japan, che si concluderà domani con l’annuncio delle sue decisioni di politica monetaria.

Tra le materie prime, l’oro si mantiene sostanzialmente stabile in area 1.330 dollari l’oncia. Poco mosso anche il petrolio, con il Brent (+0,3%) a 68,8 dollari e il Wti (+0,1%) a 63,5 dollari.

Sull’obbligazionario, infine, il rendimento del Btp italiano riparte dall’1,93%, in calo di oltre due basis points, portando il differenziale con il Bund tedesco in area 135 punti base.

Tornando a Piazza Affari, occhi in particolare su YNAP (+24,7%), dopo l’offerta pubblica di acquisto totalitaria lanciata su Richemont a 38 euro per azione, pari a un premio di oltre il 25% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì.

Decisi acquisti su MEDIASET (+5,6%), che ha beneficiato dell’upgrade di Goldman Sachs da ‘neutral’ a ‘buy’. Bene anche FERRAGAMO (+3,6%) e MONCLER (+1,3%), mentre su ENEL (-1,7%) e SNAM (-1,5%) pesa lo stacco dell’anticipo del dividendo relativo all’esercizio 2017.