Mercati – Milano (-1,1%) peggiora dopo avvio Wall Street

Prosegue incerta la seduta delle Borse europee dopo l’avvio in ribasso di Wall Street. Intorno alle 15:45 il Ftse Mib di Milano cede l’1,1%, sostanzialmente in linea con l’ Ibex 35 di Madrid, mentre il Dax di Francoforte (-0,4%) e il Cac 40 di Parigi (-0,4%) limitano i danni. Invariato il Ftse 100 di Londra. Oltreoceano gli indici a stelle e strisce arretrano di circa mezzo punto percentuale dopo gli acquisti delle ultime due sessioni.

L’avvio positivo della nuova ottava non è bastato, dunque, per fugare le incertezze che nella scorsa settimana hanno fatto esplodere la volatilità innescando una netta correzione dopo il rally di inizio anno.  L’evento clou dei prossimi giorni resta il dato sui prezzi al consumo statunitensi, in uscita domani, che potrebbe fornire spunti in merito alla ripresa dell’inflazione e ai prossimi interventi delle banche centrali.

Le aspettative di ritocchi dei tassi più incisivi del previsto permangono sullo sfondo e alimentano la domanda di beni rifugio, in primis lo yen. Il cambio fra dollaro e valuta giapponese scende a 107,7 ed il cross con l’euro si attesta in area 133. In rialzo l’euro/dollaro a 1,235 mentre la sterlina è in progresso a 1,388 dollari dopo i dati di gennaio sull’inflazione, in calo dello 0,5% su base mensile e stabile al 3% annuo.

Tra le materie prime l’oro si riporta a 1.323 dollari l’oncia dopo aver toccato quota 1.330. In flessione il petrolio con Wti e Brent rispettivamente a 58,8 e 62,2 dollari al barile, indeboliti in parte dalle prospettive di un incremento della produzione statunitense.

Resta sotto osservazione il comparto obbligazionario, dove il rendimento del Treasury decennale abbandona momentaneamente i massimi in area 2,89% per tornare al 2,85 per cento. In Europa scendono i tassi dei Paesi core, mentre risalgono quelli dei periferici, con il Btp in aumento al 2,06% e lo spread dal benchmark in ascesa a 131 punti base.

A Piazza Affari prevalgono i segni rossi fra le big cap, in particolare su BANCA GENERALI (-4,3%), sui bancari UBI (-3,2%), BANCO BPM (-2,8%) e UNICREDIT (-2,8%), su LEONARDO (-2,4%), SAIPEM (-2,6%) e TELECOM ITALIA (-2,5%), sulla quale si affievoliscono le speculazioni legate allo scorporo della rete dopo le dichiarazioni dell’Ad Genish.

In controtendenza MONCLER (+0,7%) su cui è intervenuta Mediobanca migliorando la raccomandazione da ‘neutral’ ad ‘outperform’ e alzando il target price da 26,20 a 30,40 euro. In frazionale rialzo anche FERRARI (+0,4%) e MEDIOBANCA (+0,3%), parzialmente sostenuta dai rumors su un interesse per Allianz Bank.