Impiantistica – Comparto in ripresa (+1,9%), Astaldi la migliore nell’ottava (+6,2%)

Settimana positiva per l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che segna un rialzo dell’1,9 per cento, non riuscendo però a tenere il passo dei rimbalzi del Ftse Mib (+2,8%) e soprattutto dell’EURO STOXX Prodotti e Servizi Industriali (+5,2%).

Fra i titoli più positivi Leonardo che, dopo aver ritrovato i minimi da giugno 2016 nella giornata di martedì, ha iniziato un tentativo di rimbalzo che l’ha portata a chiudere la settimana con un rialzo complessivo del 4,3 per cento, sopra i 9 euro.

Nel corso dell’ottava il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha comunicato di aver rinegoziato la Revolving Credit Facility con un pool di banche per un ammontare di 1,8 miliardi e un margine di 75 basis point sopra l’Euribor, fissando la nuova scadenza al 2023.

Il Gruppo inoltre è stato coinvolto in nuovi incontri fra Fincantieri (+0,4%) e Naval Group che proseguono così nel processo che porterà al piano industriale della partnership da presentare a fine giugno.

Inoltre, entrambe le società italiane dovrebbero essere interessate dalla nuova legge francese di programmazione militare 2019-2025 che prevede l’aumento fino a 295 miliardi della spesa militare nei prossimi 7 anni e fissa fra gli obiettivi il raggiungimento di una maggiore cooperazione fra le difese europee attraverso lo sviluppo di progetti comuni.

Positiva nell’ottava anche l’altra big Prysmian (+1,2%) che venerdì ha ricevuto l’upgrade da “hold” a “buy” da parte di Kepler Cheuvreux, che ha inoltre alzato il target price da 30 a 31,5 euro. Nella stessa giornata si è poi svolta l’assemblea straordinaria degli azionisti di General Cable cha ha deliberato sull’offerta di acquisizione presentata a dicembre dal gruppo italiano.

La migliore performance nella settimana è stata però quella di Astaldi che ha guadagnato il 6,2% segnando il secondo miglior rialzo nel comparto da inizio anno con un +22,8 per cento.

Non riescono ancora a riprendersi invece Salini e Trevi, in calo frazionale rispettivamente dello 0,2 e dello 0,8 per cento.